BORGO SAN DALMAZZO - ''Solo 19 Sindaci, sui 54 soci di Acsr, hanno votato a favore del biodigestore''

La replica di Franco Dini, membro del comitato 'No al biodigestore' di Borgo San Dalmazzo, nei confronti del comunicato stampa diffuso la scorsa settimana da Gian Paolo Beretta

Redazione 02/03/2021 17:00

Riceviamo e pubblichiamo la replica di Franco Dini, membro del comitato “No al biodigestore” di Borgo San Dalmazzo, nei confronti del comunicato stampa diffuso la scorsa settimana dal sindaco Gian Paolo Beretta.
 
Il comitato “No al biodigestore” di Borgo San Dalmazzo non può non rispondere alle dichiarazioni del Sindaco Beretta quando scrive: “I volantini disinformativi sul biodigestore ingannano i cittadini con fake news”. Quando si parla di “fake news” bisogna (è una regola elementare di argomentazione e di onestà intellettuale) indicare coerentemente su cosa o su quali fatti si basa un’affermazione, un giudizio del genere. Cosa che invece lei, Sindaco, non fa, quando scrive: “Punto primo. Quello del “biodigestore” non è un progetto promosso o portato avanti dal Sindaco di Borgo San Dalmazzo ma fortemente voluto e sostenuto dalla stragrande maggioranza dei Sindaci dei 54 Comuni soci dell’Acsr Spa, che nell’assemblea del 19 dicembre 2019 si sono espressi favorevolmente relativamente all’avviamento dell’iter di verifica per la realizzazione del “biodigestore” con l’86,12% dei voti dei presenti in rappresentanza dell’85% del capitale sociale”. Per cominciare, come Lei ben sa, non esiste né un Dpcm, né un DL, né una delibera Regionale che parli del biodisgestore a Borgo San Dalmazzo. Il progetto può essere stato partorito dalla ACSR, ma poiché il sito è stato individuato nel territorio del nostro Comune noi, come Comitato, denunciamo la grossa responsabilità, in primis del suo Sindaco, nell’accettarlo e nel farsi il principale artefice e promotore del progetto.
 
In secondo luogo, la Sua affermazione sulla “stragrande maggioranza dei Sindaci dei 54 Comuni…” non descrive la realtà dei fatti nella sua totalità; in particolare quando afferma che “nell’assemblea del 19 dicembre 2019 si sono espressi favorevolmente con l’86,12% dei voti dei presenti…”. Ci domandiamo (Le chiediamo?): perché non descrive la realtà dei fatti nella loro interezza? In realtà la sua affermazione è vera soltanto in parte; è vera, per così dire, a metà. Infatti, se vogliamo davvero descrivere il tutto, allora dobbiamo aggiungere i dati che abbiamo da sempre evidenziato. Come Lei sa, in quella assemblea, dei 54 sindaci che compongono il nostro Consorzio ne erano presenti al momento del voto, solo 26 o i loro rappresentanti; di questi hanno votato a favore 19, contrari 6 e astenuto 1. Le cose presentate così cambiano. Non le pare? 19 voti a favore non rappresentano “la stragrande maggioranza dei Sindaci dei 54 Comuni”. A fare
due conti, si tratta del 30,9 % degli aventi diritto.
 
La mezza verità è mezza verità. Non a caso esiste quella formula che dice: “Giuro dire tutta la verità, nient’altro che la verità, e soltanto la verità”. Per concludere, Signor Sindaco, non disturbi “Heidegger”, “la sofistica”, “la semantica”, “la falsità del linguaggio”. Se ci permette un consiglio, parli con semplicità e trasparenza. Noi non inganniamo i cittadini con “fake news”. Come comitato NO al biodisgestore, rappresentiamo un buona parte degli abitanti del nostro comune, di coloro che sono semplicemente contrari alla Sua scelta. Abbiamo un punto di vista divergente e lo sosteniamo, a differenza Sua, con argomenti, dati e cifre. Per questa ragione chiediamo anche a nome dei cittadini che rappresentiamo di essere trattati con il dovuto rispetto.
 
Franco Dini
Comitato No al biodigestore
 

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