C’è una convenzione che nessuno ricordava più tra il Comune di Cuneo e i gestori dell’attuale multisala Cinelandia Fiamma. Lo ha scoperto il consigliere Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia), portando la questione all’attenzione dei colleghi e dell’amministrazione cittadina.
L’edificio del vecchio cinema Fiamma di via Bassignano fu oggetto di una demolizione e successiva ricostruzione a inizio anni Duemila. Fin dal 1994, però, esisteva una convenzione con i concessionari relativa al diritto d’uso della multisala: si stabiliva che al Comune sarebbe stato concesso, dietro preavviso di almeno dieci giorni e per un massimo di trenta giorni all’anno, l’uso delle sale nelle ore non di spettacolo. Per la sala più grande l’accordo - valido nei periodi feriali - era allargato anche agli orari serali dal lunedì al giovedì, escluse le festività natalizie. L’utilizzo complessivo è comunque subordinato a un calendario da convenire con il cinema ed è limitato alle scuole e alle manifestazioni culturali patrocinate o richieste dal Comune.
La notizia è che quell’accordo esiste tuttora, come ha verificato l’assessore alla Cultura Cristina Clerico: “Tutto parte da un atto unilaterale d’obbligo sottoscritto nel 2001: l’efficacia di questo diritto d’uso è partito dal 2008, quando è terminato l’intervento”. Ma allora perché nessuno ne ha mai usufruito? Semplice: perché nessuno se ne ricordava. “In effetti - prosegue l’assessore - non ci sono stati utilizzi di questi spazi. Io ne ho saputo quando abbiamo rinvenuto l’atto unilaterale ed effettuato una verifica circa l’attualità del diritto, che è verosimile ci sia”.
L’accordo, quindi, è tuttora in vigore, pur con le limitazioni che abbiamo detto: “Significa che questa sala funzionerà in modo differente dalle sale comunali” precisa Clerico, invitando a smorzare gli entusiasmi. L’esponente della giunta conferma che un’interlocuzione in merito c’è già stata con Scrittorincittà: “Non è detto che siano sale adeguate, dobbiamo tenere conto anche del rapporto costi benefici: perché queste sono sale cinematografiche e non hanno a disposizione servizi adeguati, ad esempio, alle conferenze”.
In futuro, comunque, il Fiamma potrebbe ospitare incontri ed eventi culturali come già avviene per il cinema comunale Monviso.