Questione slot-machine all’ordine del giorno, questa mattina a Torino, nell’audizione del Sapar, l’Associazione nazionale apparecchi per pubbliche attrazioni ricreative. I rappresentanti dell’associazione, alla presenza di molti consiglieri regionali e del presidente del Consiglio Mauro Laus, hanno esposto la propria posizione in merito alla legge regionale 2 del 2016, che come noto limita fortemente la presenza di slot sul territorio subalpino, per contrastare il fenomeno della ludopatia.
Ad avviso di chi è intervenuto sul palco in rappresentanza di Sapar, tuttavia, nel formulare la norma non si è tenuto conto del fatto che il gioco d’azzardo è diffuso soprattutto online, ma anche con i gratta e vinci. Inoltre, “quando vengono tolte le macchine legali e autorizzate come le nostre, nei locali spuntano dei totem dove si può giocare online senza alcun controllo, nemmeno a tutela dell’età degli avventori”.
Secondo le cifre che sono state riferite, il settore nella nostra regione conta 300 imprese, una decina delle quali di produzione dei macchinari, le altre di gestione e distribuzione. In tutto i dipendenti superano le 3.500 unità.
La richiesta rivolta al Consiglio è quella di sospendere gli effetti della legge, che eliminerebbe oltre il 90 per cento delle macchinette oggi presenti in Piemonte e l’immediata apertura di un tavolo di confronto tra la politica e l’associazione degli esercenti, per trovare una soluzione che tuteli l’esigenza di combattere le ludopatie, senza affossare il comparto.