Riceviamo e pubblichiamo da Coldiretti Cuneo.
Buone notizie sul fronte manodopera in agricoltura. Il Presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini ha avviato contatti bilaterali con il massimo rappresentante diplomatico del Governo di Bucarest in Italia, l’ambasciatore George Bologan, per aprire un canale di collaborazione con la Romania sui lavoratori stagionali.
Degli oltre 10.000 lavoratori stagionali assunti ogni anno dalle aziende agricole della Granda – rimarca Coldiretti Cuneo – una forte presenza è assicurata proprio dai rumeni.
Il nuovo canale aperto ha l’obiettivo di favorire il coinvolgimento in agricoltura dei cittadini rumeni e di avviare una capillare campagna di informazione sulle garanzie di sicurezza e di protezione dei diritti offerte dalle aziende agricole. Tutto nel rispetto delle misure per la tutela della salute dei lavoratori, prioritario nel contesto della pandemia causata dal Coronavirus. La collaborazione – spiega Coldiretti – si basa su una visione condivisa rispetto alla difesa dei diritti dei lavoratori, all’applicazione delle necessarie misure di tutela per la salute degli stagionali e alla necessità di dare continuità ad una collaborazione ottima dal punto di vista economico ed occupazionale per entrambi i Paesi.
Ma resta alta l’attenzione di Coldiretti sullo strumento dei voucher. “Torniamo a ribadire – dichiara Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – che, in questo momento di emergenza, è anche importante aprire il più possibile il mercato alle opportunità di lavoro per gli italiani che rischiano il duro impatto occupazionale della crisi economica da Coronavirus. Per questo a livello nazionale è necessaria subito una radicale semplificazione del voucher agricolo che possa consentire da parte di cassaintegrati, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui scuole, università attività economiche ed aziende sono chiuse e molti lavoratori in cassa integrazione potrebbero trovare una occasione di integrazione del reddito proprio nelle attività di raccolta che si sta avviando nelle nostre campagne”.