“Crediamo che solo la gente possa modificare il destino di questa linea. L'abbiamo salvata, e ora vogliamo irrobustirla”. Parole di Ugo Sturlese, consigliere comunale del gruppo Cuneo per i Beni Comuni, durante il presidio organizzato stamattina di fronte alla stazione ferroviaria di Cuneo. Un’iniziativa, l’ennesima, in difesa della Cuneo-Nizza, nel giorno della CIG che si tiene a Roma, dalla quale ci si attende il riconoscimento della tratta come collegamento internazionale. La manifestazione, cui hanno preso parte diverse decine di persone, è stata organizzata dal Comitato Ferrovie Locali, dal Comitato Amici della Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza, dal Co.M.I.S. e dai Comuni attraversati dalla ferrovia.
L’intervento di Sturlese è stato tra quelli che hanno aperto il presidio. Il decano della sinistra cuneese ha ripercorso le battaglie per la ferrovia condotte in questi anni, in sede istituzionale e non, per difendere la Ferrovia delle Meraviglie, rivendicando i risultati ottenuti scongiurando la chiusura totale: “Tutto è iniziato il 15 dicembre 2013, con la riduzione delle corse: pensavano di chiudere quello che consideravano un ramo secco, ma non ci riusciranno mai. Dopo la vittoria nel concorso del Fai nel 2020 ci si aspettava una valorizzazione, ma questa non è avvenuta: quindi la nostra battaglia continua, questa è una linea fondamentale per i rapporti con le regioni confinanti e con la Francia”.
Le richieste avanzate da Sturlese e dai rappresentanti dei comitati organizzatori intervenuti sono quelle già più volte ribadite negli anni, riguardanti il potenziamento della linea con l’aumento delle corse e l’istituzione di orari più adeguati per i lavoratori transfrontalieri e per i turisti.
Particolarmente significativo, in questo senso, l’intervento di tre cuneesi che lavorano tra Tenda e La Brigue, Annamaria Gentili, Angela De Toma e Luca Giordano, i quali hanno portato la testimonianza delle loro “avventure” quotidiane: “Alcuni di noi da quando non c’è più il collegamento stradale escono di casa alle 6 per tornare alle 22: in pratica facciamo due giornate lavorative in una. Per noi la ferrovia è l’unica via per andare a lavorare”. E poi la mancanza di comunicazione, con corse cancellate talvolta senza alcun preavviso: “Succede che ci troviamo impossibilitati a tornare a casa, costretti a trovare una sistemazione per la notte”.
Oltre ai rappresentanti dei comitati organizzatori, erano presenti diversi esponenti della politica locale: tra gli altri gli assessori del Comune di Cuneo Sara Tomatis e Gianfranco Demichelis, i consiglieri comunali Giancarlo Boselli, Claudio Bongiovanni e Mario Di Vico, il sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni, il consigliere regionale Ivano Martinetti, la vicesindaca di Borgo San Dalmazzo Clelia Imberti. Tutti uniti in difesa della Cuneo-Nizza, in attesa di buone nuove dalla CIG di Roma.