CUNEO - Strade e scuole, alla Granda solo le briciole: Gribaudo e Taricco portano il tema in Parlamento

Una doppia interrogazione presentata a Camera e Senato dai due esponenti cuneesi del PD: 'L'attuale distribuzione delle risorse crea forti disparità tra i territori'

12/11/2019 10:07

Un’interrogazione doppia, presentata al Senato da Mino Taricco e alla Camera da Chiara Gribaudo, per raccogliere il grido d’allarme lanciato dalla provincia Granda sulla scarsità di fondi per la manutenzione di strade e scuole superiori. “L’attuale distribuzione di risorse alle province, decisa con la legge di bilancio dello scorso anno, crea forti disparità fra territori perché si basa su criteri finanziari che non tengono conto delle effettive necessità delle amministrazioni. - dichiara  la vicecapogruppo PD alla Camera, Chiara Gribaudo - Non è possibile avere a disposizione solo pochi milioni di euro per 72 scuole e 3200 km di strade, quando province territorialmente più piccole e meno complesse della nostra prendono anche il doppio dei fondi”.
 
I critieri di distribuzione delle risorse devono essere rivisti su basi oggettive, per garantire il diritto allo studio e la sicurezza stradale ai cittadini della Granda. - prosegue Gribaudo - Fanno bene i sindaci a chiedere al Parlamento una riflessione autentica sul futuro delle province, che oggi non sono né carne né pesce e soffrono di limiti strutturali che la guida dei capoluoghi non sempre riesce a sopperire, specie di fronte ad un territorio vasto come il nostro. Anche attraverso questa interrogazione, ci faremo promotori in Parlamento di un dibattito serio e responsabile sul ruolo di questi enti locali”.

"Abbiamo deciso - aggiunge Taricco - di richiedere una verifica degli effettivi criteri utilizzati nel riparto delle risorse da assegnare per la manutenzione di strade e di scuole, al fine di provvedere ad una ripartizione più equa ed oggettiva delle stesse destinate alle Province italiane sulla spesa ordinaria per i prossimi 15 anni, o in alternativa almeno di adottare per tutte le nuove risorse da stanziare le province criteri diversi ed in qualche misura riparatori”.


c.s.

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