CUNEO - Striscia la Notizia manda in onda il servizio sulla nuova viabilità del quartiere San Paolo: "Una vera follia"

Secondo un consulente si tratterebbe di un intervento "contro il Codice della Strada". L'assessore alla Mobilità Dalmasso: "Intervento sperimentale, lo scopo è salvaguardare le persone che vivono nel quartiere"

Redazione 14/10/2021 10:36

È andato in onda ieri sera, mercoledì 13 settembre, il servizio del tg satirico di Mediaset ‘Striscia la Notizia’ sulla viabilità del quartiere San Paolo. L’inviata di Canale 5 Chiara Squaglia era stata a Cuneo lo scorso mese di settembre puntando le telecamere sulla nuova “Zona 30” , istituita per limitare la velocità veicoli in transito e garantire maggiore sicurezza ai pedoni. La ragione del servizio è nella discussa segnaletica orizzontale storta, con parcheggi e panchine poste a ridosso degli incroci, in particolare della zona tra via Fenoglio, via Pavese e piazza Biancani.
 
Gli interventi avevano già suscitato l’ilarità di alcuni cittadini intervenuti sui social con battute di spirito e commenti irriverenti. Nel servizio si vede l’inviata vestita da vigilessa e munita di paletta e fiaschetta di vino, ironizzare sulla “psicosegnaletica in stato di ebbrezza: solo così si spiega la segnaletica orizzontale fatta di gincane e righe colorate”. Nel servizio è intervenuto anche il consulente Enrico Bonizzoli, progettista esperto di sicurezza stradale: “una vera follia: va contro il Codice della Strada”. Nel mirino una serie di questioni tecniche.
 
L’assessore alla Mobilità del Comune di Cuneo Davide Dalmasso, intervistato dalla Squaglia, ha risposto: “È una sperimentazione, come tale verrà valutata nelle prossime settimane”. “La sola segnaletica – aveva spiegato il Comune di Cuneo in una nota diffusa nelle scorse settimane – non è mai sufficiente a raggiungere gli obiettivi per una Zona 30 e pertanto è stato previsto di adottare un insieme di misure che, modificando la struttura e l’utilizzabilità delle strade, possa limitare effettivamente la velocità massima dei veicoli, anche per non dover avere un controllo esplicito da parte delle forze dell’ordine. Tenendo conto dell’analisi degli incidenti stradali accaduti dal 2017 al 2020, è stato in primo luogo definito di intervenire sugli incroci, al fine di definire le priorità di circolazione e garantire il rispetto dei limiti di velocità, mentre un altro ambito d’intervento in fase di sperimentazione è quello dell’utilizzo delle “chicane”, espediente previsto dal cosiddetto “urbanismo tattico” per una mobilità urbana a costo contenuto, eventualmente adattabile con migliorie e correttivi a costi ridotti dopo la necessaria fase di sperimentazione. La nuova viabilità sarà infatti ora monitorata e oggetto di verifiche dopo le quali si potranno, d’intesa con gli attori locali, valutare modifiche senza lavori stradali rilevanti. L’invito è di sperimentare e provare a percorrere con la giusta attenzione e velocità la nuova viabilità, che ha l’unico scopo di mantenere la velocità a 30 chilometri orari al fine di salvaguardare le persone che nel quartiere vivono”.

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