CUNEO - Studenti identificati dalla Digos dopo un convegno, protestano associazioni e attivisti pro Palestina

I fatti nell’università Ca’ Foscari di Venezia, era presente anche una giovane cuneese. All’incontro interveniva il docente italo-israeliano Sergio Della Pergola

Un'immagine delle proteste contro la guerra a Gaza alla Ca' Foscari

Redazione 15/06/2024 19:00

Impazzano le polemiche dopo l’episodio accaduto lo scorso lunedì a Venezia, presso l’università Ca’ Foscari. Alcuni studenti lamentano di essere stati fermati e identificati dalla Digos durante una conferenza a palazzo Vendramin, dal titolo “Dove va Israele”, alla quale interveniva il docente italo-israeliano della Hebrew University Sergio Della Pergola, esperto di demografia statistica e già consulente del governo di Israele.
 
Era presente anche una giovane cuneese, studentessa dell’università veneziana, la cui famiglia ha diffuso una petizione di protesta sull’accaduto, indirizzata alla rettrice di Ca’ Foscari Tiziana Lippiello: “Questo evento ci ha fatto decidere di non rimanere più indifferenti di fronte ai continui atti repressivi e intimidatori che vengono messi in atto nei confronti dei giovani che provano a manifestare posizioni di dissenso” spiegano i promotori della petizione.
 
Gli studenti “hanno posto domande e cercato di avere un pacato confronto con il relatore”, si fa presente, apprendendo solo in seguito che sul posto “erano presenti agenti della Digos i quali hanno richiesto i documenti ad alcuni dei ragazzi, con la finalità di attivare le procedure di identificazione senza che ne sussistessero i requisiti”. “Confidiamo - aggiungono gli autori dell’appello - che la presenza delle forze dell’ordine presso palazzo Vendramin non sia stata autorizzata dalla Rettrice, che, per il ruolo che riveste, è chiamata a proteggere i diritti dei suoi studenti. Come adulti e cittadini, riteniamo sia ora di esprimere indignazione verso gli atteggiamenti repressivi ed intimidatori che sempre di più vengono autorizzati da chi riveste, nelle Università e non solo, un ruolo di garante delle libertà e dei diritti fondamentali”.
 
All’appello hanno aderito, tra gli altri, l’associazione Donne in Cammino per la pace della provincia di Cuneo e diverse personalità del mondo politico e culturale, tra cui la presidente dell’Anpi provinciale Ughetta Biancotto, il direttore dell’Istituto storico della Resistenza Gigi Garelli, la neoeletta consigliera regionale di Alleanza Verdi e Sinistra Giulia Marro e il consigliere comunale di Cuneo per i Beni Comuni Ugo Sturlese.

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