Riceviamo e pubblichiamo la lettera che il Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile (Co.M.I.S.) ha inviato alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e al suo vice Edoardo Rixi.
Pregiatissimi,
lo scrivente Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile (Co.M.I.S.), gruppo di associazioni e di privati cittadini a livello regionale piemontese che si occupa di trasporto ferroviario e ne progetta miglioramenti, propone alcune riflessioni a pochi giorni dalla Conferenza Intergovernativa Alpi del Sud che si è tenuta a Roma
il 6 ottobre u.s. in merito ai collegamenti transfrontalieri tra Italia e Francia. Vista la situazione disastrosa che permane ormai da 3 anni, in seguito ai danni provocati dalla tempesta Alex, confessiamo che ci ha un po’ stupiti che ci si accorga solo ora dell’emergenza che attanaglia i territori della Valle Vermenagna e Val Roya che coinvolge parecchi cittadini residenti e altri che si spostano per lavoro valicando il confine.
Com’è noto la ferrovia è rimasta l’unica via di collegamento che riesca a garantire gli spostamenti lungo l’asse Cuneo – Ventimiglia/Nizza quindi ci saremmo attesi il suo potenziamento già all’indomani del ripristino post evento atmosferico. Ciò purtroppo non è avvenuto con la conseguenza che i territori hanno perso residenti, attività economiche ed attrattività turistica per la mancanza di collegamenti con le aree urbane. Siamo però anche a riconoscere che, da quanto emerso dalla CIG, sembra sia stata finalmente avviata la procedura per la firma e successiva ratifica della nuova convenzione tra Italia e Francia, in sostituzione di
quella del 1970, augurandoci che possa essere la svolta decisiva per riequilibrare le posizioni e che porti ad uno sviluppo del sistema ferroviario tra i due Paesi. Tuttavia vorremmo essere rassicurati sulle tempistiche necessarie, come detto il territorio vive ormai un’emergenza da anni che va risolta in tempi brevi.
Non comprendiamo perché si continui ad investire sulle navette invernali adatte a soddisfare solo le esigenze degli sciatori ma che lasciano del tutto irrisolti i problemi dei lavoratori transfrontalieri che ogni giorno sono costretti a stare fuori casa 15 ore per 8 effettive di lavoro. Detta soluzione temporanea non riesce peraltro neanche ad esaudire le aspettative dei turisti.
Confidiamo che la prossima attivazione del sistema di sicurezza francese DAAT nella stazione di confine di Limone Piemonte possa permettere il ritorno dei convogli francesi oltrefrontiera permettendo così un aumento dei collegamenti tra l’Italia e la Francia con un esercizio più efficiente delle previste navette. Siamo inoltre fiduciosi che il riconoscimento della Ferrovia delle Meraviglie come tratta transfrontaliera possa finalmente comportare una svolta nella gestione del servizio, acquisendo ad esempio il modello dei collegamenti tra Italia e Svizzera gestiti dalla Società TILO.
Il ramo tecnico del Co.M.I.S. ha elaborato proposte concrete a breve e medio termine per il miglioramento della situazione dei collegamenti transfrontalieri delle Alpi Sud che prevedono nell’immediato l’istituzione di una quarta coppia di treni, come avvenuto nel 2022, con partenza da Cuneo alle ore 8.41 e ritorno da
Ventimiglia alle 16.05 che permetterebbe ai pendolari un rientro a casa anticipato oltre a migliori condizioni di vita. Anche i turisti ne gioverebbero avendo a disposizione due collegamenti che mitigherebbero i buchi d’orario presenti in giornata.
Gli elaborati disegnano poi scenari che evolvono al compimento degli interventi necessari per la velocizzazione e la messa in sicurezza della linea al fine di tornare ad avere almeno 8 collegamenti giornalieri tra Cuneo, Ventimiglia e Nizza restituendo dignità ai territori attraversati e non far sentire i residenti cittadini di serie B, perché è così che ora si sentono di fatto.
Riteniamo quindi positivo che RFI e SNCF-R abbiano avviato una convenzione per gl’interventi di messa in sicurezza (2° fase) entro la fine del 2024 e per lo studio di ripristino della velocità di linea ad 80 km/h con, ci pare di capire, fasi evolutive che nel breve periodo interesserebbero porzioni di tratta già adeguate alla modifica e nel medio periodo quelle invece che richiedono interventi strutturali. Per questi ultimi ci lascia però un po’ perplessi il proposito di un’ulteriore analisi di fattibilità visto che i lavori di adeguamento da eseguire sono noti ormai da anni, saranno piuttosto solo da aggiornare. Non vorremmo che fosse l’ennesimo tentativo di non procedere o anche solo di ritardare la sistemazione della linea, vanto dell’ingegneria italiana che ne ha determinato la proclamazione di Ferrovia delle Meraviglie e recente vincitrice del premio FAI. Chiediamo quindi alle Signorie Vostre un interessamento più pressante finalizzato ad accelerare le fasi burocratiche necessarie ma che non possono più essere procrastinate in quanto troppo tempo è già trascorso inutilmente.
Apprendiamo con favore la decisione di attivare un gruppo di lavoro tecnico, su richiesta della Regione SudPACA, per la definizione delle problematiche di gestione dei servizi ferroviari tra le due regioni sulla base del principio di reciprocità e chiediamo la possibilità di partecipare alle sessioni di lavoro per poter apportare il
nostro contributo, frutto dell’esperienza quotidiana di frequentazione del servizio ma anche di uno studio minuzioso e particolareggiato di esperti ingegneri ferroviari.
Fiduciosi in un Vostro interessamento e restando in attesa di un Vostro riscontro, porgiamo cordiali saluti.
Co.M.I.S.
Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile