CUNEO - Sturlese replica ai Radicali “schifati”: “Ultrabellicisti, falsificano le responsabilità della guerra”

Il consigliere della sinistra cuneese, chiamato in causa per l’ordine del giorno anti-Nato, difende la sua posizione: “Non battersi per la pace è da irresponsabili”

Andrea Cascioli 26/07/2024 10:14

Non è stato citato direttamente, ma il riferimento agli “ex militanti del Partito Comunista Italiano”, per lui che del Pci fu consigliere e capogruppo per una dozzina d’anni a Cuneo, basta a Ugo Sturlese per sentirsi chiamato in causa dal duro comunicato dei Radicali contro l’ordine del giorno anti-Nato, approvato dal consiglio comunale nell’ultima seduta.
 
A volerlo è stato Beppe Lauria di Indipendenza!, che giusto una settimana prima aveva anche manifestato in piazza la sua contrarietà all’istituzione di un “super comando” dell’alleanza atlantica nella base di Solbiate Olona, nel cuore della pianura lombarda e a pochi chilometri dal Piemonte. “Ad una base Nato vengono assegnate nuove funzioni che, qualora ci dovesse essere una guerra, ci porrebbero nell’occhio del ciclone” ha sostenuto in municipio il coordinatore piemontese del partito di Gianni Alemanno, incassando il sostegno trasversale della sinistra e di parte del gruppo di Centro, ma anche l’astensione della maggioranza (escluso un solo contrario, l’ex piddino Domenico Giraudo).
 
“Una curiosa quanto vergognosa alleanza” ha commentato a stretto giro il tesoriere nazionale dei Radicali Filippo Blengino, in una nota dove si stigmatizzava l’approvazione di questo ordine del giorno “emblema di chi si genuflette di fronte alla propaganda putiniana fomentando il solito vento antioccidentale”. Tutto ciò lascia i Radicali “schifati dalle opposizioni, delusi dalla maggioranza”.
 
Ma se da una parte non le mandano a dire, dall’altra non fanno mancare una pronta contro risposta. Offeso? “Anzi, sono onorato di essere attaccato da una formazione ultrabellicista che falsifica le responsabilità profonde della guerra, il vergognoso tradimento degli accordi Occidente-Gorbaciov, senza nulla negare per quanto riguarda gli errori e l’aggressione di Putin” risponde Sturlese, per il quale “non battersi per la pace oggi ed anzi favorire il coinvolgimento diretto della Nato è da irresponsabili”. Quanto al voto con Lauria, l’ex primario rosso difende la scelta: “Io sono abituato a confrontarmi sulla sostanza dei problemi con chiunque sia in buona fede su una causa giusta. E oggi la pace è l’obbiettivo fondamentale nell’ambito di una necessaria visione multilaterale, che la Nato non pratica. La guerra poteva finire a marzo ‘22 se la Nato non si fosse opposta”.
 
“Saluti non cordiali - conclude il decano della sinistra civica - per chi vuole vincere facendo altre migliaia di morti ucraini, che hanno già perso la guerra”.

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