Riceviamo e pubblichiamo.
Gent. Commissario,
ho apprezzato la sua ultima iniziativa, assunta concordemente con i medici del Servizio di Radiologia per far fronte, sia pure in piccola parte e temporaneamente, alla riduzione delle liste d'attesa. Questa iniziativa va nella direzione da me indicata in un Odg, con il quale ho inteso sollecitare un piano operativo concreto, nell'attesa di soluzioni più sostanziali ai problemi della sanità territoriale e ospedaliera del nostro territorio, che allo stato dei fatti richiederanno molti anni prima di essere risolte (realizzazione dell'ospedale unico e della Casa della Comunità, in particolare).
Nel contempo non posso esimermi dal raccomandarLe una posizione di non accettazione dell'attuale proposta di Partenariato Pubblico Privato, estremamente costosa e sovradimensionata e collocata su un'area protetta da vincoli culturali e paesaggistici e alla luce di nostre precise considerazioni comparative con altre forme di finanziamento pubbliche (INAIL, Art.20) molto meno costose. Mi permetto di consigliarLe di evitare di firmare la necessaria dichiarazione di interesse collettivo in capo all'opera suddetta, che La esporrebbe ad una sicura denuncia alla Corte dei Conti per danno erariale.
Peraltro resto a disposizione per qualsiasi forma di leale collaborazione in particolare per riconsiderare i vantaggi in tempestività e costi di una ripresa della proposta da noi caldeggiata di un rinnovamento e parziale allargamento (nella misura di circa 15-20.000 m2 di SUL) nell'attuale sede centrale, giustamente oggetto anche negli ultimi tre anni di ingenti investimenti (Sala Endoscopica multidisciplinare, nuova rianimazione, ricollocazione ottimale della Medicina d'Urgenza) per non parlare del nuovo gruppo operatorio realizzato alcuni anni addietro.
Mi preme anche sollecitare una sua azione intesa a rafforzare gli organici in particolare delle discipline di area critica e d'urgenza o di altre discipline in condizioni di sofferenza, mediante incentivazioni di carattere anche monetario (ma non solo), considerando tale problema come assolutamente prioritario rispetto alle carenze strutturali.
Ugo Sturlese
Ex-Direttore DEA, Vicepresidente del Consiglio Comunale di Cuneo
Gruppo Consiliare Cuneo per i Beni Comuni
PS: colgo l'occasione per ringraziare i colleghi, gli infermieri, i tecnici, gli OSS per l'impegno che mettono e i sacrifici che affrontano nel venire incontro alle difficoltà dei pazienti in questa complicata situazione. Ricordo peraltro di aver sperimentato anch'io momenti drammatici nella attività del S. Croce, in particolare nel passaggio dalla medicina mutualistica al servizio sanitario nazionale e poi con la trasformazione in senso aziendalistico, superati solo con un forte sentimento di appartenenza e con un forte spirito di collaborazione interpersonale e interdisciplinare. Vi posso assicurare che proprio l'aver contribuito a superare questi passaggi complicati in vista di un Bene Comune mi dà oggi, a 83 anni (quando si fanno i conti con la vita), una profonda serenità appena scalfita dalla amara consapevolezza della gravità degli attacchi prima subdoli e poi espliciti che vengono portati alla dimensione pubblica, gratuita ed universalistica del nostro SSN. Ma io sono convinto che anche questa volta ce la faremo! E sono al vostro fianco anche con il mio impegno sociale e politico.