Si chiude con successo la seconda annualità del contratto di filiera tra Coldiretti Cuneo e il Molino Tudori di Teglio in Valtellina per la coltivazione e la fornitura di grano saraceno utilizzato per produrre pizzoccheri e farina, un accordo che dà nuovo impulso all’agricoltura cuneese al fianco di progetti di filiera come “Gran Piemonte” dedicato al frumento tenero.
Dopo il primo anno di sperimentazione, è raddoppiata la superficie coltivata a grano saraceno in Provincia di Cuneo nell’ambito dell’accordo tra Coldiretti e Molino Tudori: 100 gli ettari dedicati nel 2020 per un totale di 550 quintali di prodotto secco. Un prodotto salubre, privo di residui chimici, che le aziende agricole della Granda hanno ottenuto grazie alla consulenza tecnica di Coldiretti Cuneo. I prodotti lavorati con questa materia prima saranno disponibili già da gennaio sugli scaffali della grande distribuzione.
Il grano saraceno – spiegano i tecnici di Coldiretti Cuneo – è una coltura interessante per i nostri areali perché si può coltivare come seconda coltura, dopo l’orzo o il frumento tenero, senza richiedere particolari cure, fatta eccezione per una buona lavorazione ed umidità del terreno e per un’attenta gestione delle malerbe. La sua bella fioritura estiva è molto attrattiva per gli insetti pronubi come api e bombi, fondamentali per la sopravvivenza del pianeta e la riproduzione delle piante. Malgrado il nome “grano”, il saraceno non è un cereale ma un’erba, pertanto la sua granella, trasformata in farina per prodotti da forno dolci e salati e paste fresche, non contiene glutine e costituisce una valida alternativa al frumento per i celiaci.
Dunque, come evidenzia il Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo Roberto Moncalvo, “si tratta di una filiera rispettosa dell’ambiente e attenta alle intolleranze alimentari, che risponde alle richieste di consumatori sempre più attenti alla salubrità e alla tracciabilità, consapevoli ed esigenti. Una filiera 100% Made in Italy che unisce la materia prima cuneese alla tradizione agroalimentare valtellinese, perché il nostro grano saraceno è utilizzato principalmente per produrre una specialità storicamente legata a quella regione, i pizzoccheri”.
“Il grano saraceno rappresenta una realtà economica interessante per il nostro territorio e apre nuove prospettive di reddito alle aziende agricole cuneesi, grazie ad un contratto di filiera vantaggioso a completamento del progetto Gran Piemonte che abbiamo lanciato la scorsa estate per il rilancio del frumento tenero locale. Anche nel 2021 ci impegneremo ad incentivare accordi virtuosi, capaci di assicurare la sostenibilità delle produzioni e prezzi di acquisto equi” commenta il Direttore di Coldiretti Cuneo, Fabiano Porcu.