“È inaccettabile la speculazione in atto sui prezzi dei maiali riconosciuti agli allevatori piemontesi che non arrivano a coprire neanche i costi di produzione in forte crescita a causa anche dell’aumento dei costi relativi alle materie prime”. È quanto afferma Roberto Moncalvo delegato confederale di Coldiretti Cuneo nel denunciare il comportamento di alcuni macelli che stanno unilateralmente tagliando i prezzi di ritiro dei suini.
“Non rispettare i prezzi della Commissione unica nazionale significa - prosegue Moncalvo - mettere a rischio l'intera filiera e grandi prodotti di qualità insieme a tutte le altre eccellenze della salumeria italiana che vale 20 miliardi di fatturato e centomila posti di lavoro. Ancor più con l’entrata in vigore dell’etichettatura, i nostri prodotti vanno tutelati e valorizzati per questo al Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, e a quello dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, chiediamo al più presto di convocare un tavolo di filiera per rilanciare il settore e tutelare il reddito dei nostri produttori e per porre fine immediatamente a tali comportamenti scorretti”.
“La filiera suinicola cuneese - aggiunge Fabiano Porcu, direttore di Coldiretti Cuneo - conta 800 aziende e quasi 900.000 capi, destinati soprattutto ai circuiti tutelati delle principali DOP italiane per la preparazione della miglior salumeria nazionale”.