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L’Ordine dei Medici di Torino ha agito con scrupolo, avendo come principali preoccupazioni la tutela della salute pubblica e la difesa della professione medica sotto il profilo etico e deontologico. Nel farlo ha applicato puntualmente la legge sull’obbligo vaccinale per il personale sanitario, recependo le segnalazioni di mancata vaccinazione che sono state comunicate dalle aziende sanitarie piemontesi”. Lo ha dichiarato in una nota il presidente dell’Ordine dei Medici di Torino,
Guido Giustetto, a commento del presidio no vax che si è tenuto ieri pomeriggio davanti alla sede torinese di corso Francia. Sempre ieri, a Cuneo, una trentina di operatori sanitari sospesi perché non vaccinati contro il Covid ha protestato con un flash bob di fronte alla sede dell’Asl CN1. Nei mesi scorsi - si legge nella nota diffusa dall’Ordine - si è provato ad aprire un canale di dialogo con i colleghi contrari alla vaccinazione invitandoli insieme al Dirmei a un incontro di approfondimento sul tema, prima che venissero avviati gli iter di accertamento e di sanzione nei confronti dei medici che non avevano osservato l’obbligo (
un incontro che di fatto era stato disertato dai sanitari no vax).
“In Piemonte le aziende sanitarie hanno operato con serietà e responsabilità nell’applicare la legge, a differenza di quanto accaduto in altre regioni – continua il presidente Giustetto -. Ciò ha determinato una percentuale più rilevante di medici sospesi rispetto al dato medio nazionale che è dello 0,3%”.