CUNEO - Sulla Cuneo-Torino da febbraio i treni hanno accumulato più di venti giorni di ritardo totali

I risultati del monitoraggio pubblicati da Claudio Menegon, referente del Gruppo Pendolari CN-TO: novembre il mese peggiore dell'anno

a.d. 03/12/2024 15:07

Un mese nero, il peggiore dell’anno per i pendolari cuneesi, il novembre che si è appena concluso. È quanto emerge dai dati pubblicati su Facebook da Claudio Menegon, referente del Gruppo Pendolari Cuneo-Torino: i numeri sono quelli relativi ai ritardi dei treni proprio sulla tratta tra Cuneo e il capoluogo regionale. Le fasce orario monitorate sono quelle dalle 5 alle 10, al mattino, e dalle 14 alle 20, al pomeriggio, in entrambe le direzioni. Il monitoraggio considera solo i giorni feriali da lunedì a venerdì (esclusi eventuali festivi infrasettimanali): i treni monitorati sono in totale 29 per la tratta da Cuneo verso Torino e 30 per il senso inverso
 
Questi alcuni dati tratti dalla sintesi del monitoraggio svolto a novembre: “Totale ritardo sulla tratta Cuneo-Torino: 3617 minuti (1711 fascia mattino, 1906 fascia pomeridiana); 17 cancellazioni e 6 limitazioni di percorso; 440 minuti in più rispetto a settembre (non si considerano i ritardi inferiori ai 5 minuti). Totale ritardi dal 15 febbraio a fine novembre: 15035 minuti con 1326 eventi, 35 cancellazioni e 36 limitazioni. Totale ritardo sulla tratta Torino-Cuneo: 2870 minuti (975 fascia mattino, 1895 fascia pomeridiana); 16 cancellazioni e 6 limitazioni di percorso; 454 minuti in più rispetto a ottobre (conteggio totale in difetto come sopra). Totale ritardi dal 15 febbraio a fine novembre: 14189 minuti con 1385 eventi, 32 cancellazioni e 57 limitazioni. Nota: nei conteggi non è compreso il mese di Agosto in quanto non è stato monitorato”.
 
Da febbraio a oggi, secondo il monitoraggio del referente del Gruppo Pendolari, sulla Cuneo-Torino si è registrato quindi un totale di 29407 minuti di ritardo, pari a 490,12 ore, equivalenti a circa 20 giorni e mezzo, con 67 cancellazioni e 93 limitazioni.
 
Chiude Menegon: “Tutto questo ha portato al lancio della petizione, al fine di poter sensibilizzare gli enti ed organi competenti, per cercare di migliorare e risolvere almeno alcune delle tematiche riportate nella petizione stessa che ha ormai superato le 3500 firme in cinque giorni”.
 

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