Esercito, orario dei supermercati e dei negozi, scuole, sport all’aperto. Il Governo sta studiando nuove misure per fermare il contagio da coronavirus. Se la proroga degli attuali provvedimenti appare scontata, la possibilità che nei prossimi giorni, se non nelle prossime ore, venga varata una normativa più stringente è piuttosto concreta. I governatori stanno tirando per la giacca il premier Giuseppe Conte per portarlo all’attuazione di misure draconiane, in attesa di un nuovo decreto che dovrebbe essere varato il 25 marzo.
Sicuramente in campo scenderà anche l’esercito. Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha già confermato “piena disponibilità all’utilizzo dei militari impegnati in Strade Sicure per la gestione dell’emergenza coronavirus”. I primi soldati sono già arrivati in alcune regioni del sud, si attendono militari anche a Roma e Milano, ma non se ne esclude l’utilizzo anche in Piemonte. Sono a disposizione circa 20 mila uomini sull’intero territorio nazionale.
Al vaglio del Governo la possibilità di chiudere i supermercati nel weekend. Al momento le intenzioni di palazzo Chigi non sono chiare perché le proposte sul tavolo sono parecchie, tra soluzioni più ‘morbide’ e altre più decise. C’è chi parla di abbassare le serrande dal sabato pomeriggio sino al lunedì mattina, chi di una domenica sì e una no e altre idee ancora.
Al centro delle polemiche c’è anche la possibilità di limitare gli sport all’aperto. Alcuni stanno approfittando delle ‘maglie larghe’ della normativa, che attualmente consente di fare attività fisica mantenendo la distanza minima di un metro, per incontrare gli amici. Nelle stanze dei bottoni si sta vagliando l’opzione di consentire lo sport esclusivamente in solitaria, ma non sono esclusi stop definitivi. Destino analogo per le passeggiate. Quasi certamente sarà possibile portare il cane fuori solamente nei pressi della propria abitazione (al momento la normativa non lo prevede). Probabile anche una stretta nei confronti di chi ha approfittato del decreto della presidenza del Consiglio per farsi un weekend nella seconda casa: per loro il Governo starebbe pensando a un divieto di spostamento tra domicilio e residenza.
Si valuta anche la chiusura di fabbriche che non partecipano alla filiera dei beni e dei servizi essenziali.
Scontato il rinvio dell’apertura di scuole e università, rinvio fino al 19 aprile o sino al 3 maggio, ma si tratta di date puramente formali, in quanto al Miur si stanno preparando alla conclusione dell’anno senza che gli studenti rientrino in classe.