Riceviamo e pubblichiamo:
Taglio fondi sui disturbi del comportamento alimentare, porteremo il caso in Consiglio regionale. La mannaia del Governo Meloni causa una riduzione di 1,8 milioni per la nostra Regione, che si tradurrà il meno prestazioni ambulatoriali, allungamento delle liste d'attesa e riduzione dei servizi per un problema in netto aumento, soprattutto tra giovani e giovanissimi senza distinzione di sesso. La Regione Piemonte deve far sentire la propria voce a Roma e chiedere il rifinanziamento del fondo, introdotto nel 2022 durante il Governo Draghi che prevedeva 25 milioni sul biennio 22-23. Proprio nella nostra regione è stata approvata un testo di legge condiviso con il contributo di tutte le forze politiche. Da parte nostra abbiamo posto l’accento sulla necessità di portare avanti un lavoro di squadra, multidisciplinare, il più possibile allargato a professionisti medici e al contributo delle famiglie.
Pensiamo che adesso, con lo stesso spirito di condivisione, la politica piemontese debba chiedere al Governo Meloni risorse adeguate per garantire i servizi sul territorio, la piena operatività per un'eccellenza nazionale come il Centro disturbi alimentari della Città della Salute di Torino e le varie realtà delle province. Ne chiederemo conto in Consiglio regionale attraverso un'interrogazione rivolta all'assessore alla Sanità.
Ivano Martinetti, Consigliere regionale M5S Piemonte
Sarah Disabato, Capogruppo regionale M5S Piemonte