Da anni la Granda cerca di far sentire la propria voce per sbloccare la triste telenovela legata al Tenda bis. Manifestazioni di protesta, lettere, interrogazioni e interpellanze finora non hanno prodotto gli effetti sperati: è della scorsa settimana l’ufficializzazione dei nuovi ritardi, quella che verrà sarà per questo angolo di Piemonte un’altra estate senza collegamento stradale con la valle Roya.
L’ultima iniziativa in ordine di tempo è quella di Germana Avena, sindaca di Roccavione da sempre in prima linea in questa battaglia che si protrae ormai dal 2013, anno di inizio degli scavi da parte della Grandi Lavori Fincosit, poi coinvolta nello scandalo giudiziario del 2017. La prima cittadina roccavionese ha lanciato stamattina, 7 marzo, una petizione su
Change.org, noto portale per raccolte firme online, dal titolo “Aprite il Colle di Tenda - Via di collegamento internazionale”.
Nell’illustrare la petizione Avena presenta quattro richieste: “Accertare che la somma necessaria risulti nel bilancio di Italia e Francia. Approvare il progetto esecutivo per tunnel e nuovo ponte, lavori accessori e rialesaggio del tunnel storico. Comunicare a scadenza mensile il cronoprogramma dei lavori. Comunicare l’apertura di esercizio definitiva”. “I cittadini attendono dal 2013 questa opera”, chiude la Sindaca di Roccavione.
Un nuovo capitolo, quindi, in un dibattito che negli ultimi giorni ha assunto toni sempre più duri. Dopo la Cig della scorsa settimana
Edilmaco, Consorzio di imprese che sta conducendo i lavori, aveva diffuso un comunicato in cui respingeva tutte le accuse polemizzando aspramente con Anas. Ieri, invece, la presa di posizione del
Comitato di monitoraggio, che ha puntato il dito anche sul commissario straordinario, l’ingegnere Nicola Prisco.