CUNEO - Tenda bis: cronaca di una storia infinita

Dopo la rescissione del contratto con la Glf, i lavori vivono una nuova fase di stallo: ripercorriamo le tappe di una telenovela iniziata a fine anni '80

a.d. 14/04/2018 11:10

I lavori sono stati consegnati il 21 novembre 2013 e l’ultimazione è prevista entro febbraio 2020”. Frase che suona beffarda, quella che tutt'oggi campeggia sul sito internet ufficiale del Tenda bis nella sezione “stato dei lavori”. Già, perchè è ormai chiaro che il termine non verrà rispettato, e che si assisterà all'ennesimo rinvio, all'ennesima dilatazione dei tempi. Rescisso il contratto con la Grandi Lavori Fincosit per il raddoppio del tunnel del Colle di Tenda, l’Anas andrà ad interpellare la seconda società classificata nell’appalto del 2012, il Consorzio stabile “Edilmaco” di Torino. Se l’azienda rifiutasse, si andrebbe a coinvolgere la terza classificata, la “Astaldi” di Roma, vero e proprio colosso del settore dell’edilizia pubblica. Se i lavori venissero affidati ad una di queste due società, gli scavi potrebbero riprendere verosimilmente in estate. Se entrambe rifiuteranno si dovrà procedere a rifare la gara d’appalto europea, riaffidando i lavori che così non ripartirebbero prima del 2020. Il tutto in assenza di un ricorso della Glf, che però non è assolutamente da escludere. In questo caso, ancor di più, quella del Tenda Bis si trasformerebbe in una vera e propria “storia infinita”. 
 
Una storia che inizia trent’anni fa, a fine anni Ottanta: è del 1989 l’approvazione del progetto del nuovo tunnel da parte del Dipartimento Alpi Marittime. Lavori al via nel ‘91, apertura al traffico nel ‘95, questo il primo cronoprogramma. Servono 200 miliardi di lire, le province di Cuneo, Imperia e Nizza non trovano un accordo e il progetto resta sulla carta. 
 
Nel ‘97 l’Anas promette 10 miliardi per lavori nel vecchio tunnel, due anni dopo la Francia stanzia l’equivalente in Franchi di 45 miliardi di lire per il nuovo traforo. Nel 2002 si parla di progetto da realizzare in cinque anni, nel 2004 il parlamentare cuneese Guido Crosetto firma un emendamento alla finanziaria per lo stanziamento di 60 milioni di euro da destinare al Tenda Bis, soluzione approvata dalla commissione italo-francese nel 2005. Le nuove previsioni fissano l’inizio dei lavori nel 2007, nel 2011 l’apertura del nuovo tunnel. Nel 2006 un nuovo rinvio: la conferenza intergovernativa di Parigi approva il progetto definitivo, ma rimanda al 2008 l’inizio degli scavi. 
 
Rinvio dopo rinvio, si arriva al 2009, quando la Commissione Alpi del Sud approva la spesa di 209 milioni di euro. Nel 2011 il tanto atteso appalto, nel 2012 l’aggiudicazione alla Grandi Lavori Fincosit. In estate i primi carotaggi e le prime analisi geologiche: si parla di aprire il tunnel al traffico a luglio del 2017. Gli scavi veri e propri, sul versante italiano, partono nell’estate del 2015, poi è un susseguirsi di contrattempi, ritardi, difficoltà e intoppi che dilatano di volta in volta i tempi. Il resto è storia recente: ad oggi, aprile 2018, i lavori sono fermi a meno di un terzo del totale. E la parola “fine” di questa infinita telenovela sembra sempre più lontana.

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