Ripartiranno giovedì 18 giugno gli scavi sul versante italiano del cantiere per il raddoppio del tunnel del colle di Tenda, fermi da oltre tre anni.
Lo rende noto l’Ansa: i lavori erano stati bloccati a maggio 2017 dopo un'inchiesta della Guardia di Finanza sulla realizzazione dell'opera, del costo di 176 milioni di euro, di cui quasi la metà pagati dalla Francia). Il processo, in corso a Cuneo, vede 16 imputati impegnati nel vecchio cantiere: furto aggravato, frode in pubbliche forniture, falsità ideologica le accuse.
Dopo lo scandalo Anas aveva rescisso il contratto con la Grandi Lavori Fincosit di Roma per "gravi inadempienze” facendo subentrare il consorzio Edilmaco di Torino, secondo nella gara d’appalto internazionale bandita nel 2009.
Edilmaco ripartirà dal versante italiano, dov'era stato scavato un chilometro, mentre in Francia sono già pronti altri 500 metri: in totale il traforo sarà lungo 3,3 km. Secondo il nuovo cronoprogramma il tunnel dovrebbe essere ultimato per la fine del 2021, dopodiché il rifacimento della vecchia galleria oggi in uso, inaugurata nel 1882, dovrebbe richiedere altri tre anni. Il cantiere ha già accumulato 4 anni di ritardi sui programmi iniziali.