Si è svolto stamattina, martedì 18 dicembre, presso il palazzo della Prefettura di Cuneo, l'incontro sul tema della ripresa dei lavori per la realizzazione del Tenda bis. La firma del contratto tra l'Anas e la Edilmaco, società che dovrebbe subentrare alla Grandi Lavori Fincosit, data per imminente nei giorni scorsi, slitterà ancora, presumibilmente all'inizio dell'anno nuovo. E' quanto emerso dalla “tavola rotonda” di stamattina.
Presenti tra gli altri tre rappresentanti dell'Anas, l'assessore alle Infrastrutture del Comune di Cuneo Mauro Mantelli, Germana Avena, sindaco di Roccavione e referente del Patto dei Sindaci, il sindaco di Limone Piemonte Angelo Fruttero, il prefetto di Cuneo Giovanni Russo e la sottoprefetto di Nizza Gwanaelle Chapuis. Assenti i rappresentati della Edilmaco e i parlamentari cuneesi. La riunione, come detto, si è però conclusa in un “nulla di fatto”: firma del contratto, che era prevista per oggi a Roma, rinviata a causa della mancanza di una polizza assicurativa e con essa anche la definizione del calendario per la ripresa dei lavori per il raddoppio del tunnel.
Il commento di Germana Avena al termine del vertice: “Si tratta di un semplice intoppo burocratico, la firma dovrebbe arrivare a breve, credo entro l'inizio del 2019, dopodichè si potranno calendarizzare i lavori. I francesi effettueranno presto lavori a loro spese sul famigerato muro di contenimento: la Cig ha stabilito che va abbattuto, ma per il momento si procederà alla messa in sicurezza, senza la necessità di chiudere la strada al traffico”. I lavori, quindi, saranno completamente a carico della Francia: non si procederà subito con l'abbattimento, ma si interverrà prima con opere di “riduzione” che non comporteranno la chiusura della strada.
“Speriamo che gennaio possa finalmente essere il momento della svolta. - ha commentato il segretario provinciale di Filca Cisl Vincenzo Battaglia - Anas si era impegnata ad assumere maestranze già precedentemente impiegate sul cantiere, stiamo lavorando in questa direzione”.
Nella riunione si è parlato anche della situazione della Cuneo-Nizza. L'Italia, tramite una proposta della Regione Piemonte, ha richiesto di potersi occupare da sola della manutenzione, il che comporterebbe un contenimento dei costi.