Chiamata in causa dalla Regione Piemonte dopo la notizia dell’
interdittiva antimafia a carico di Cogefa spa, l’Anas interviene per confermare che sono in corso interlocuzioni con le istituzioni e la stessa Prefettura di Torino, da cui è arrivato il provvedimento contro la società di costruzioni che controlla - fra le altre cose - una quota significativa del consorzio Edilmaco, titolare dell’appalto per il Tenda bis.
Lo scopo, precisa Anas, è “definire il percorso che consenta il prosieguo dei lavori urgenti e indifferibili in carico all’appaltatore, nel rispetto del provvedimento di interdizione emesso dall’autorità nei confronti dello stesso”. Una serie di approfondimenti saranno necessari per individuare “quali siano gli interventi per cui sussista la necessità urgente di assicurare la prosecuzione degli accordi contrattuali in essere”.
“Anas è impegnata nell’individuare le azioni e gli strumenti necessari per garantire la prosecuzione delle lavorazioni in carico all’appaltatore, in piena collaborazione e in osservanza a quanto disposto dall’autorità competente” conclude l’ente. Nessuna menzione riguardo all’eventualità di un
commissariamento a carico dell’azienda, ipotesi ventilata dalla Regione Piemonte anche dopo che - nella serata di venerdì - si è chiarito che il provvedimento contro Cogefa
“non coinvolge al momento il consorzio Edilmaco”.
La Regione aveva reiterato la richiesta di “valutare la possibilità di richiedere il commissariamento dell’azienda per garantire la continuità dei lavori, al fine di rispettare la tempistica di apertura del tunnel a fine anno, così come era stato comunicato alla Regione, alla Provincia e agli enti locali nel mese di agosto”.