Non c’è pace per il Tunnel di Tenda bis, una delle opere infrastrutturali più attese della nostra Regione. Dopo il sequestro del cantiere nel 2017 per accuse di furto aggravato e frode nelle forniture pubbliche, oggi ci troviamo di fronte a un nuovo scandalo, con l’interdittiva antimafia che coinvolge Cogefa, l’impresa responsabile dei lavori, per presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta.
“Cirio corre ai ripari solo quando la situazione è ormai fuori controllo, chiedendo il commissariamento dell’azienda per evitare ulteriori ritardi” commenta la consigliera regionale Marro: “Dov’era la Regione quando era il momento di vigilare? Dov’erano le verifiche preventive e i controlli sulle imprese coinvolte in un’opera di tale rilevanza strategica? Ancora una volta, la legalità è invocata solo quando il danno è fatto, e il Piemonte è costretto a pagare il prezzo di ritardi e incertezze”. E aggiunge: “Ieri si è riunita la Commissione sulla Legalità e lo stesso giorno scopriamo che era nelle intenzioni della Giunta chiedere il commissariamento dell’azienda. Come al solito scopriamo tutto a cose fatte”.
“È ora di dire basta a questa gestione fallimentare” conclude Marro: “I piemontesi meritano di meglio, meritano un’amministrazione che sappia prevenire i problemi, anziché rincorrerli quando è troppo tardi. Mi impegnerò personalmente perché la verifica della regolarità degli interventi infrastrutturali in Regione rientri nell’ordine dei lavori della Commissione Legalità”.