Nuova puntata della tragicomica telenovela sul cantiere del Tenda bis. A poco più di due mesi dall'annuncio Anas avrebbe effettivamente contestato l'inadempienza contrattuale all'azienda appaltatrice dei lavori, la Glf, che a sua volta avrebbe ricevuto la contestazione. Al momento la notizia non è ancora confermata da fonti ufficiali, ma in ogni caso è ineluttabile che si andrà incontro a una lunga situazione di stallo. É improbabile che la Grandi Lavori Fincosit accetti di buon grado di levare le tende senza ricorrere nelle sedi opportune all'azione dell'Anas. Lo scenario che si prospetta è quello di una lunga battaglia legale che dilaterà ulteriormente i tempi di ripresa dei lavori (altra gatta da pelare sarà capire se le aziende classificatesi nella gara d'appalto avranno intenzione o potranno subentrare, in caso contrario sarà necessario rifare la gara, con ulteriore dilatazione dei tempi). Nel frattempo il cantiere è fermo, con nemmeno il 25 per cento dell'opera realizzato.
Intanto sono in arrivo nuovi problemi. Nei giorni scorsi, il sindaco di Tenda Jean Pierre Vassallo ha inviato una lettera al Prefetto delle Alpi Marittime per chiedere il suo intervento e per preannunciare azioni giudiziarie contro Anas e Glf. Il primo cittadino francese afferma che “La sospensione dei lavori ha lasciato il cantiere in uno stato di rovina". Oltre ai danni dati dal mancato completamento dei tunnel, ci sarebbero anche effetti negativi sull'ambiente: "Due interi depositi di anidriti che sarebbero dovuti essere rimossi il medesimo giorno della loro estrazione, provenienti dallo scavo del tunnel, sono depositati alla sommità di due valloni e sversano nel fiume. Le conseguenze a livello ittico ed ecologico possono rivelarsi molto gravi”. L'unica certezza è che le prossime settimane saranno molto impegnative per gli uffici legali di Anas e Glf.