L'Anas ha comunicato l'intenzione di procedere con la rescissione del contratto per i lavori del Tenda Bis con la Grandi Lavori Fincosit. L'azienda, dal canto suo, non ci sta ad essere considerata come unica responsabile per lo stallo dei lavori del Tenda Bis.
La questione, a Cuneo e dintorni, è ormai nota a tutti. Un cantiere “infinito”, iniziato nel 2012 e che avrebbe dovuto concludersi quest'anno, ma che ad oggi, dopo ritardi, contrattempi e un sequestro da parte della Procura, resta ben lontano dalla sua conclusione. Negli ultimi mesi tutte le responsabilità di questo stallo sono state attribuite alla Grandi Lavori Fincosit. E' insomma sull'azienda romana che si è aggiudicata l'appalto che tutte le parti in causa hanno a più riprese “puntato il dito”, fino all'ultima notizia, resa nota oggi pomeriggio dall'assessore regionale ai Trasporti Francesco Balocco tramite la sua pagina Facebook: “ANAS ha inviato una informativa alla CIG alpi del Sud, per condividere la propria intenzione di procedere con la risoluzione del contratto con la ditta Grandi Lavori Fincosit. La Direzione tecnica di ANAS ha espresso il proprio parere favorevole all’ipotesi rescissoria che ora è al vaglio della Direzione legale. A breve è attesa la formalizzazione dell’adozione del provvedimento a firma dell’Amministratore Delegato”.
Balocco ha inoltre fatto chiarezza su quelli che saranno i tempi per l'effettiva ripresa dei lavori: “Se la ditta non farà opposizione in sede TAR (con richiesta di sospensiva), completati i rilievi che già sono in corso per la definizione dello stato di consistenza, entro settembre si procederà con l’interpello del secondo e in caso di rinuncia del terzo. La previsione è di un riavvio dei lavori, con il subentro della nuova ditta appaltatrice, entro novembre".
Secondo fonti vicine all'azienda, però, la Grandi Lavori Fincosit non avrebbe gradito i continui attacchi ricevuti dalle istituzioni a mezzo stampa negli ultimi mesi. L'impresa, insomma, non ci sta ad essere considerata come colpevole unica per la situazione del Tenda Bis, ma auspicherebbe un'assunzione di responsabilità anche dalle altre parti in causa.
Il 22 novembre scorso la Grandi Lavori Fincosit avrebbe infatti inviato all'Anas un programma operativo dei lavori con cui si intendeva andare a recuperare almeno parzialmente i ritardi accumulati (dovuti non soltanto al sequestro dello scorso maggio): a questa proposta di programma, però, l'Anas non avrebbe mai risposto, né in senso positivo, né in senso negativo. A fine febbraio, così, l'azienda avrebbe inviato un'altra missiva all'ente strade, inserendo in copia gli altri enti interessati, in cui si rispondeva punto su punto alle recriminazioni fatte negli ultimi mesi, sempre a mezzo stampa, e ricordando la proposta avanzata a novembre, di fatto totalmente ignorata. Programma dei lavori proposto che non dipendeva solo dall'azienda, ma necessitava della collaborazione delle parti: per la parte esterna del cantiere sul versante francese, per esempio, servirebbero nuove autorizzazioni dalle autorità transalpine.
Senza risposte da parte dell'Anas, però, la proposta è caduta nel vuoto. E il cantiere, mentre si va verso la rescissione del contratto, procede ad andamento lento.
In merito alla questione abbiamo provato a contattare, senza riuscirci, lo stesso assessore regionale Balocco. Rimaniamo a disposizione per interventi e chiarimenti, anche da parte dell'Anas.