"È inaccettabile che la Francia, che cofinanzia questa struttura attraverso lo Stato, la Regione Sud Provenza-Alpi-Costa Azzurra e il Dipartimento delle Alpi Marittime, sia legata mani e piedi alla ‘buona volontà’ dell'ANAS e della società che responsabile del progetto”. Lo ha dichiarato la deputata francese del Rassemblement National, Alexandra Masson. Le sue dichiarazioni, riportate da Nice Matin, fanno riferimento alla situazione del Tenda bis e arrivano a pochi giorni dalla CIG del 28 febbraio, che ha confermato i nuovi ritardi nei lavori, di cui già si era parlato nelle settimane precedenti.

 

La deputata, eletta nella circoscrizione delle Alpi Marittime, ha annunciato che un’interpellanza rivolta al Ministro dei Trasporti transalpino, Patrice Vergriete, “affinché il Governo francese si assuma le proprie responsabilità e intervenga davvero con le autorità italiane per ottenere una riapertura urgente del tunnel”. Masson chiede al Ministro di recarsi sul posto con il suo omologo italiano, Matteo Salvini, per un aggiornamento ufficiale della situazione.

 

Nel corso della CIG la deputata aveva avanzato diverse proposte alternative e temporanee, tra cui l'apertura al più presto possibile della strada dei "46 tornanti”, per stabilire un collegamento provvisorio tra Italia e Francia. Masson chiede anche “la trasmissione del dossier della commissione sicurezza richiesto dalla precedente CIG del 6 ottobre 2023 per consentire un'apertura parziale del tunnel per il passaggio dei veicoli in convogli alternati, un nuovo bando di gara per consentire la ripresa dei lavori cantiere del vecchio tunnel e un incontro informativo del CIG Francia-Italia Alpi Sud ogni due mesi”.

 

"Questo collegamento tra Francia e Italia è una questione chiave a livello commerciale, economico, turistico e umano", spiega la deputata.