CUNEO - Tenda, Chiarenza: "Si prenda il toro per le corna"

L'intervento dell'ex consigliere provinciale: "Finiti i tempi di incontri e accordi diretti tra ministri italiani e francesi, ci vuole ben altro"

Redazione 19/12/2024 08:46

Riceviamo e pubblichiamo.
 
Egregio direttore,
possibile? Dopo tanti anni di accordi Italia-Francia, di Commissioni intergovernative, di incontri, convegni e comitati a iosa per le valli Vermenagna e Roya, di Trattato del Quirinale, di alleanze transfrontaliere, di progetto di Regione delle Alpi del Sud, siamo ancora qui a scontrarci con i francesi per i valichi alpini delle Alpi Marittime. A parte l’antica questione del ripristino dopo la guerra della linea ferroviaria Cuneo-Tenda-Ventimiglia-Nizza, è dall’ormai lontano 1993 che discutiamo (fra noi), ci arrabbiamo (sempre fra noi) per le vicende del tunnel di Tenda.
 
E siamo arrivati oggi al giudizio perentorio di un tecnico spesso tirato in ballo dai giornali: “Stiamo patendo le conseguenze di un progetto sbagliato, della cattiva gestione e delle non volontà di modificarlo. Tutto molto semplice ma si fa fatica a dirlo pubblicamente”. Nessuno ha mai detto niente in merito? Nessuno ha lanciato accuse precise? Nessuno ha indicato responsabilità di partiti o di personaggi politici? Possibile che siamo tutti c….i?
 
Io dico la mia. La Francia giudica i suoi vantaggi guardandoli dal nord, da Parigi, e non ha quindi interesse a passare a sud delle Alpi per giungere al centro dell’Europa. Di più, la politica vista da sinistra non favorisce certo il Nizzardo.
 
Noi italiani, anziché cercare alleanze operative con forze politiche francesi che potrebbero essere convergenti sulle questioni transalpine, da anni demonizziamo il forte partito di Le Pen, chiudendo a destra, ritenendo che non è conveniente migliorare in concreto rapporti e decisioni con una Francia diversa dall’attuale. Ma nessun politico nostrano ha il coraggio di affrontare l’argomento. Purtroppo risulta che siano finiti i tempi di incontri e accordi diretti e mirati fra ministri italiani e francesi. Per cui ci vuole ben altro: prendere il toro (la politica francese) per le corna (necessitano toreri ad ogni livello) su tutta l’arena (compresa l’Europa di Bruxelles). 
 
Distintamente.
 
Paolo Chiarenza
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