LIMONE PIEMONTE - Tenda, l’ambasciatore francese non ci sta: “Il rinvio è una decisione congiunta”

La polemica è ormai un caso diplomatico. Martin Briens respinge le accuse al mittente: “Anas non ha ancora fornito un cronoprogramma fino alla riapertura”

Redazione 21/12/2024 07:44

“Tra i francesi che si incazzano e i giornali che svolazzano” cantava il grande Paolo Conte quasi mezzo secolo fa, molti anni prima che il tunnel di Tenda diventasse un caso diplomatico. Questa volta i francesi si sono incazzati per davvero, dopo giorni di accuse a senso unico (nemmeno “alternato”): ça suffit, dice perfino l’ambasciatore a Roma Martin Briens, dopo che già il prefetto di Nizza Hugues Moutouh si era sentito in obbligo di rintuzzare le dure critiche piovute dall’altra parte delle Alpi.
 
Così da palazzo Farnese il capo della diplomazia francese in Italia ha preso carta e penna e scritto a La Stampa, smentendo la vulgata secondo cui il rinvio dell’apertura si deve tutto e solo ai timori della Francia: “Non rispecchia affatto la realtà. La decisione è stata congiunta, tengo a sottolinearlo, e presa da parte di entrambe le parti, italiana e francese, della Commissione, di fronte a evidenti rischi per la sicurezza”.
 
Tre i punti sollevati dall’ambasciatore. Anzitutto, l’auspicio di una “rapida riapertura in totale sicurezza”, che non è la “modalità cantiere” amata dall’Anas. Il controllo preliminare effettuato lunedì ha evidenziato che “non sono ancora installati i sistemi di ventilazione, non sono ancora alimentati gli idranti, non è stata posizionata l’illuminazione, il rivestimento non è completato e le vie di evacuazione non sono finalizzate. Su parere del comitato di sicurezza, le delegazioni francesi e italiane non hanno quindi previsto, in questa fase, un’apertura al traffico parallela al proseguimento dei lavori come proposto dall’Anas durante la stessa riunione della CIG”.
 
E qui vengono le dolenti note. “Ad ora, - scrive l’ambasciatore - l’Anas non ha fornito un cronoprogramma dettagliato fino alla riapertura definitiva, che ci auguriamo di avere presto”. A seguito del ricorso congiunto dell’Anas e dell’impresa incaricata dei lavori, Edilmaco, presso il Comitato consultivo tecnico, il termine contrattuale per il ripristino del collegamento internazionale “senza restrizioni d’uso” è stato fissato al 7 gennaio 2025: dopo scattano le penali.
 
“La collaborazione tra Francia e Italia è stretta e continua per riaprire un tunnel vitale per i nostri due Paesi” assicura Briens, archiviando le polemiche e invocando “una collaborazione rafforzata”: “Questa è l’unica via per garantire la riapertura di questo tunnel vitale per entrambe le valli, inizialmente con modalità di circolazione limitate che, ancora qui desidero sottolinearlo, garantiscano la sicurezza degli utenti, e successivamente in modalità di funzionamento normale e definitivo. Quando le condizioni di sicurezza saranno verificate dal Comitato dedicato, allora Italia e Francia potranno convocare la CIG al fine di consentire al più presto l’apertura del tunnel”.

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