Da Est arrivano a migliaia i profughi d’Ucraina, da ovest arriva un’armata di furgoni e pullman da tutta Europa. Diario di bordo, in tempo reale, delle fasi operative che gli 8 uomini, partiti con 4 pulmini, stanno vivendo al confine ucraino per accompagnare in Italia alcune famiglie ucraine insieme all’associazione “La memoria viva”.
“Tutaj jestescie bezoieozni”, questo è scritto in un grande striscione alla stazione di Przemysl, la città polacca al confine con l’Ucraina dove arrivano i profughi. Quando i cittadini che scappano dai bombardamenti delle loro città a Kiev o nel Dombass, scendono dai treni sin trovano questa grande scritta, in polacco e ucraino, “qui sei importante”. E che sono importanti lo si vede dallo spiegamento di mezzi della Polizia, ambulanze, centri di accoglienza con coperte cibo e vestiti e, soprattutto, la gentilezza dei polacchi è il calore con cui i rifugiati vengono “avvolti” all’arrivo. Oggi, il gruppo con 8 cuneesi dell’Associazione nazionale vigili del fuoco di Cuneo e Gea, partito martedì con 4 pulmini carichi di aiuti umanitari, hanno lasciato Cracovia alla volta di Przemysl per caricare 18 persone da portare a Torino dove si ricongiungeranno con parenti o verranno ospitati in centri specializzati, grazie all’associazione “La memoria viva”.
“Un mezzo è rimasto a Cracovia – ci ha spiegato Magno Garro – perché ieri il vicepresidente del consiglio comunale di quella città, ci ha incontrato nel loro salone consiliare per chiederci di dedicare uno dei nostri mezzi, quello predisposto per il trasporto disabili, ad una missione umanitaria che sta a loro molto a cuore: riunire una famiglia ucraina di cinque persone due delle quali in sedia rotelle e i loro due cani e due gatti, attualmente tutti ospitati singolarmente in tanti centri della città polacca, e portarli in Italia”. In questa terra così martoriata dai bombardamenti non ci sono solo gli essere umani da salvare ma anche i loro amici animali e, come ci hanno spiegato: “Uno di questi cani sembra sia particolarmente sotto choc e abbai continuamente, perché sconvolto dopo aver passato alcuni giorni sotto i bombardamenti ma cercheremo di tranquillizzare tutti nel lungo viaggio facendo più pause possibili”. A Torino verranno accolti tutti insieme e le associazioni umanitarie stanno organizzando tutto per il loro arrivo.
Intanto a Przemyśl, al centro commerciale convertito da giorni in centro di smistamento, c’è una spola continua di mezzi arrivati da tutta Europa per aiutare i profughi ucraini. “Le emozioni che stiamo vivendo qui sono contrastanti, non è facile – ci hanno spiegato telefonicamente – arrivati al centro dove la protezione civile internazionale registra tutti i trasporti e organizza le partenze, incontriamo profughi scappati dalla guerra, donne e bambini spaesati che guardano nel vuoto con lo sguardo fisso. Magri, molto magri, ma l’accoglienza che stanno ricevendo dai polacchi è incredibile e commuovente. Si sono mobilitati con generosità fin dal primo giorno di guerra, subito, per ricevere e aiutare chiunque varcasse le loro frontiere”.
Questo, è il secondo viaggio in poche settimane, intrapreso dall’Associazione nazionale vigili del fuoco sezione di Cuneo, onlus formata in maggioranza da Vigili in pensione e permanenti. Questa volta, tre dei quattro pulmini sono stati messi a disposizione dalla società GEA di Cuneo. Il rientro è previsto nella tarda mattinata di venerdì 1° aprile.