CUNEO - Testamento biologico, il Comune di Cuneo promette l’accorciamento dei tempi

Oggi si segnalano almeno sei mesi di attesa per il deposito. La sindaca Manassero: “È un tema di civiltà e di diritti, mi rammarico per i ritardi”

Andrea Cascioli 27/04/2023 19:11

Servono almeno sei mesi per depositare il proprio testamento biologico presso il Comune di Cuneo. Il tema era stato sollevato di recente dalla cellula locale dell’associazione Luca Coscioni ed è stato ripreso in un’interpellanza del consigliere Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia): “Il Comune - precisa lo stesso Bongiovanni - si è detto pronto a dimezzare i tempi di attesa per l’avvio dell’iter delle DAT, che comunque rimarrà un tempo di alcuni mesi, anche se pare venga predisposto un iter più breve per i casi urgenti”.
 
La normativa, predisposta dalla legge 219 del 2017 e regolata per decreto due anni dopo, ha sancito le regole per la raccolta e la trasmissione a una banca dati nazionale delle disposizioni anticipate di trattamento (DAT). Fino ad oggi sono state depositate 417 DAT, di cui 21 quest’anno (dato aggiornato al 7 aprile). Dopo un boom iniziale di 230 pratiche, le dichiarazioni si sono mantenute attorno a una media di una trentina all’anno. Ma gli eventi informativi sul tema generano picchi d’interesse e conseguenti “impennate” nelle richieste, cui il personale amministrativo fatica a far fronte. Lo testimonia il consigliere di Indipendenti Giancarlo Boselli, che si è visto proporre come data per il deposito il 6 settembre: “È evidente a tutti che non è possibile avere tempistiche così lunghe. Credo che il Comune debba dare la risposta nell’arco di tre o quattro giorni, massimo una settimana. Mi risultava ci fossero circa venti domande in attesa e chi svolge quel servizio non è dedicato in esclusiva ad esso, ma per un numero di persone così esiguo è possibile azzerare la domanda o con gli straordinari o costituendo un nucleo apposito”.
 
Dal capogruppo del Partito Democratico Carmelo Noto è giunto un suggerimento, apprezzato anche dall’interpellante Bongiovanni: “Si potrebbe ipotizzare open day analoghi a quelli che la Questura organizza per i passaporti, fornendo prima il materiale da consegnare”. La sindaca Patrizia Manassero assicura che l’attenzione resta alta: “È un tema di civiltà e di diritti a cui tengo particolarmente. Ad oggi le 417 DAT, seppur per più della metà presentate prima dell’attivazione del registro nazionale, sono state tutte registrate tranne quattro, perché i depositanti sono nel frattempo deceduti”. Oggi i cittadini possono depositarle presso un notaio o presso le strutture sanitarie, oppure tramite il Comune in forma manuale o con le procedure informatiche: “Quel che è accaduto e del quale mi rammarico - aggiunge Manassero - è che il ritmo di consegna ha determinato dei ritardi: la registrazione non è lunghissima ma richiede alcuni passaggi di identificazione. È vero che può apparire indelicato, ma se una persona ha veramente necessità la situazione viene risolta”.
 
In merito alle imprecisioni segnalate sulla pagina web, l’assessore all’Innovazione Andrea Girard assicura che le correzioni verranno al più presto effettuate: grazie al Pnrr si prevede inoltre di realizzare un nuovo sito Internet dedicato.

Notizie interessanti:

Vedi altro