CUNEO - Tettoia Vinaj, è l'ora della verità sul nuovo bando: martedì la commissione

Ultimo appuntamento per i consiglieri cuneesi prima della pausa agostana. In ballo il destino dell’Open Baladin

Andrea Cascioli 28/07/2024 12:35

In cauda venenum, dicevano gli antichi romani, ovvero “il veleno è nella coda”. Quello che sarà verosimilmente l’ultimo impegno istituzionale dei consiglieri comunali cuneesi, prima della pausa agostana, potrebbe in effetti celare qualche asperità.
 
Martedì prossimo, il 30 luglio, è convocata la seduta della seconda commissione per discutere le linee d’indirizzo del bando per la concessione della Tettoia Vinaj. Un passaggio necessario, quelli dei commissari presieduti dalla centrista Flavia Barbano, dopo la restituzione dell’immobile da parte del precedente gestore, il geometra Dario Dalmasso, col quale il Comune è tuttora in causa.
 
In attesa di un nuovo bando, una delibera di giunta ha fissato un canone di 6.500 euro mensili in capo all’Open Baladin, ovvero al locale che occupa la tettoia di piazza ex Foro Boario e che in precedenza versava lo stesso affitto alla Tettoia Vinaj srl di Dalmasso. La concessione temporanea dell’importo di 26mila euro, più Iva, si protrarrà fino al prossimo 6 ottobre. Entro quella data si prevede di uscire con il bando.
 
Resta in sospeso, almeno per ora, la richiesta di approfondimento sull’altro immobile gestito da Dalmasso, per il tramite di una diversa società, la Exin Cantore. Si tratta dell’ex infermeria della caserma Cantore, “dirimpettaia” della Tettoia Vinaj, dove hanno sede - tra gli altri - gli uffici dell’Atl del Cuneese. I canoni corrisposti al Comune, secondo Giancarlo Boselli e il gruppo Indipendenti, sono troppo bassi rispetto al valore del fabbricato: si parla di 12mila euro annui per circa duemila metri calpestabili. A titolo di esempio, l’ex vicesindaco ha ricordato che l’Atl - ente pubblico - versa alla Exin Cantore tremila euro al mese.
 
Il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Luca Serale ha giustificato il canone “di favore” ricordando che, all’epoca, andava remunerato anche il rischio d’impresa del privato: si parla di oltre un decennio fa, agli albori della riqualificazione di piazza ex Foro Boario. La commissione sulla ex Cantore, in ogni caso, si farà.

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