CUNEO - Tettoia Vinaj, Lauria: "Se i privati non pagano l'affitto al Comune perché non risolvere il contratto?"

Il consigliere di minoranza torna alla carica sulla querelle che vede palazzo Civico contrapposto alla Srl che a sua volta affitta al Baladin (estraneo alla vicenda)

Redazione 11/05/2021 09:55

 
Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale l’assessora al Patrimonio del Comune di Cuneo Paola Olivero, rispondendo a un’interrogazione di Beppe Lauria, aveva riferito di un contenzioso in essere sull’ex Avenida, assicurando che sarebbe stato risolto a breve. L’affermazione ha incuriosito l’ex candidato sindaco che in vista della prossima assemblea cittadina ha riproposto una nuova interrogazione, chiedendo ulteriori delucidazioni sulla situazione e allungando il tiro.
 
In più occasioni abbiamo registrato esservi “contenziosi” riferibili a contratti in essere - osserva Lauria -. A volte, si ha l’impressione che la macchina sia “inflessibile” nei confronti di alcuni e “adagiata” nei confronti di altri”. Il riferimento - spiega l’esponente della destra - è al contenzioso che interessa la società di progetto Tettoia Vinaj srl, che gestisce il fabbricato omonimo in piazza Foro Boario e lo affitta a sua volta all’Open Baladin (quest'ultimo estraneo alla vicenda). 
 
Secondo il consigliere di minoranza non è stato fatto abbastanza per tutelare gli interessi del Comune. La Tettoia Vinaj srl è subentrata nella gestione alla Consital, con la quale l’amministrazione aveva stipulato la concessione nel 2014. Il contratto di appalto trentennale (prorogabile) prevede un canone di 30mila euro per ogni annualità fino al terzo anno, per poi salire a 48.219 euro per ciascuno dei successivi cinque anni e a 63.266 euro per ogni anno successivo al decimo, al netto dell’Iva. Delle annualità dovute al Comune, però, il gestore ne ha versata finora una soltanto, almeno così risultava fino a qualche tempo fa.
 
E proprio di questo Lauria chiede conto: “Qualora il sospeso fosse ancora in essere, quali sono le iniziative prese a garanzia del credito? Quali i tempi di soluzione?”. Poi il consigliere di minoranza, oltre a chiedere i dettagli della questione e se il Comune abbia altri casi simili, passa alla proposta: “È fattibile un eventuale risoluzione del contratto in essere ed il subentro diretto nei diritti di cui al sopra citato contratto di locazione?”. Per trovare risposte a questi interrogativi è necessario attendere il prossimo Consiglio Comunale, in programma a fine mese.

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