Ci sarà un nuovo consiglio comunale straordinario sull’affaire Tettoia Vinaj a Cuneo. La richiesta formale è stata inoltrata dai consiglieri di tutte le opposizioni, con un appello inoltrato al presidente del Consiglio Marco Vernetti.
Si tratta della seconda seduta in due mesi sullo stesso argomento, dopo il precedente di marzo. Anche in quell’occasione era stato il fronte delle minoranze ad imporre la convocazione. A norma di regolamento, per la convocazione di una seduta straordinaria serve il parere favorevole di almeno un quinto dei consiglieri: dopodiché, il presidente ha venti giorni per fissare una data. Se in precedenza a motivare l’iniziativa era stato il “caso” della delibera 47, con cui la giunta aveva autorizzato i legali a procedere in appello contro la Tettoia Vinaj srl, questa volta tiene banco la questione della revoca del mandato allo studio legale Barosio.
Gli amministrativisti torinesi “agli ordini” del professor Vittorio Barosio hanno seguito finora l’intero procedimento avviato contro la società di Dario Dalmasso, che ha gestito a partire dal 2015 il fabbricato di piazza ex Foro Boario, senza mai corrispondere i canoni e gli oneri dovuti al Comune. La cifra che l’amministrazione ritiene dovuta supera ormai i 900mila euro. La notizia della revoca del mandato, anticipata questa mattina da La Stampa, è giunta come un fulmine a ciel sereno: finora, infatti, la sindaca aveva sempre difeso l’operato dei legali incaricati. In una nota odierna Patrizia Manassero ha spiegato che la decisione assunta “non è stata comunicata in Consiglio comunale” in assenza di “atti formali”.
“La sindaca Manassero e l’assessore Fantino hanno omesso d’informare nei tempi dovuti il Consiglio comunale e l’intera città su dati essenziali e importanti di una vicenda sempre più grave” si legge nella richiesta di convocazione, firmata da tutti i consiglieri di opposizione. A Vernetti si chiede inoltre di “considerare la costituzione di una specifica commissione temporanea d’inchiesta su questa vicenda”.