CUNEO - Tettoia Vinaj, Manassero: "Lavoriamo per risolvere la situazione. Azione legale l'extrema ratio"

Ieri la conferenza dei capigruppo. L'udienza relativa al contenzioso fissata il prossimo 7 giugno, il Comune attende circa 600 mila euro mai versati dalla società che gestisce il locale di piazza Foro Boario

Redazione 24/01/2023 11:08

È fissata per il 7 giugno 2023 al Tribunale di Cuneo l’ultima udienza nell’ambito del contenzioso giudiziario instaurato dal Comune di Cuneo nei confronti della società "Tettoia Vinaj s.r.l.". La citazione in giudizio era stata notificata dal Comune di Cuneo nel giugno 2021 e la prima udienza di comparizione delle parti si era svolta l’11 novembre 2021. La questione è nota: il Comune di Cuneo tenta da diversi anni di recuperare ciò che ritiene essergli dovuto dalla citata società, che gestisce il locale di piazza Foro Boario e lo affitta a sua volta all’Open Baladin (quest’ultimo estraneo al contenzioso). I privati sostengono che il contratto li autorizzi a corrispondere l’importo dovuto all’ente locale - ormai ammontante a quasi 600 mila euro - in una sola tranche, senza una tempistica precisa, mentre palazzo Civico pretende un affitto annuale in forza di quanto riportato nel contratto.
 
Ieri la conferenza dei capigruppo del Consiglio comunale di Cuneo si è riunita per fare il punto della situazione. Stamattina il Comune ha rilasciato una nota sulla questione: "La società 'Tettoia Vinaj s.r.l.' ha ottenuto dal Comune, con la SCIA del 17 maggio 2016, l’autorizzazione di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e ha quindi affittato l’immobile alla società Baladin. Da questa, 'Tettoia Vinaj s.r.l.' ha sempre percepito i canoni di locazione, ma non ha mai pagato all’amministrazione comunale i canoni e gli oneri da lei dovuti in base al contratto di concessione per ristrutturare e gestire l’immobile dell’ex foro Boario, contratto stipulato nel 2014. Il Comune ha tentato a lungo di ottenere questo pagamento in via spontanea dalla società 'Tettoia Vinaj s.r.l.', ma tutte le trattative si sono rivelate inutili. Il Comune ha perciò dovuto optare per le vie legali, al fine di ottenere: il pagamento dei canoni insoluti da parte del concessionario, relativamente al periodo 10 luglio 2015-30 giugno 2021, per una somma pari a 263.715,64 euro, oltre che gli importi che matureranno per ogni mese di occupazione dell’immobile sino al rilascio; gli oneri di monetizzazione dei parcheggi e conseguente condanna di Tettoia al pagamento di 291.215,23 euro; la risoluzione del contratto con la società 'Tettoia Vinaj s.r.l.' e la conseguente condanna alla restituzione dell’immobile di proprietà comunale".
 
All’udienza del prossimo 7 giugno il giudice fisserà i termini entro cui le parti potranno presentare le loro memorie difensive e le loro repliche. La sentenza arriverà prevedibilmente negli ultimi mesi dell’anno.
 
Prosegue la nota diffusa da Palazzo Civico: "Nell’attesa che il contenzioso si concluda, la Giunta è concorde nel riconoscere che, grazie ai fondi del Programma Integrato di Sviluppo Urbano (Pisu), è stato indiscutibilmente raggiunto l’obiettivo di riqualificazione dell’area dell’ex-Foro Boario che era trascurata, insicura ed esteticamente non apprezzabile. L’esperienza positiva di altri partenariati pubblico-privato mostra inoltre che, nella vicenda in corso rispetto alla Tettoia Vinaj, la malafede e la scorrettezza non siano imputabili all’amministrazione".
 
Nel confronto tra i capigruppo e il prof. Vittorio Barosio (legale che si sta occupando della vicenda, ndr), ieri, è emerso ancora una volta come l’azione legale, per la sua complessità e durata, sia sempre l’extrema ratio da percorrere”, ha sintetizzato la sindaca Patrizia Manassero: “Stiamo lavorando e continueremo a farlo con determinazione per risolvere la situazione che si è creata e per definire nuovi presupposti per la gestione dell’immobile, che vadano a beneficio sia dell’amministrazione cittadina sia dell’area ex-Foro Boario. Alla luce di questa vicenda, inoltre, procedimenti amministrativi interni sono già stati modificati per renderli più stringenti e adatti alle nuove esigenze. È comunque innegabile che gli interventi nell’area hanno consentito di restituire agli abitanti uno spazio bello, vivibile e intensamente vissuto nelle diverse occasioni di aggregazione, attraverso le proposte di incontri e attività culturali che in quello spazio prendono vita a vantaggio di tutti. Il risultato raggiunto va oltre le aspettative che l’amministrazione si era posta. La bellezza di quello spazio è oggi un armonioso benvenuto a chi entra in città dalla discesa Bellavista”.

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