CUNEO - Tettoia Vinaj, manca la fideiussione: in Consiglio comunale volano parole forti

La garanzia non sarebbe stata presentata. Le minoranze sul piede di guerra: "È gravissimo"

Redazione 20/12/2022 21:39

“A l’è comme a foa du Bestento”. È come la favola del Bestento. Nella vicina Liguria la sintetizzerebbero così. Ancora oggi molti anziani, a Levante o Ponente, recitano la cantilena da cui è tratto questo modo di dire, per descrivere qualcosa di cui si parla molto, ma della quale nemmeno si viene a capo.
 
La questione è quella della Tettoia Vinaj. Com’è noto il Comune di Cuneo tenta da diversi anni di recuperare ciò che ritiene essergli dovuto dalla società Tettoia Vinaj s.r.l., vale a dire da chi gestisce il locale e lo affitta a sua volta all’Open Baladin (quest’ultimo estraneo al contenzioso). I privati sostengono che il contratto li autorizzi a corrispondere l’importo dovuto all’ente locale in una sola tranche, senza una tempistica precisa, mentre palazzo Civico pretende un affitto annuale in forza di quanto riportato nel contratto (ma non nel bando di gara). Questioni legali, che infatti - a due anni di distanza dalla prima interpellanza delle opposizioni - la giunta si è risolta a chiarire davanti a un giudice. Non arriverà in Tribunale prima del 7 giugno 2023, data in cui è stata calendarizzata l’udienza.
 
Nel Consiglio comunale di oggi, però, alla vicenda si è aggiunto un nuovo elemento. Nella seduta di ieri, lunedì 19 dicembre, il consigliere di minoranza Giancarlo Boselli (Indipendenti) aveva chiesto l'accesso agli atti per avere copia della fideiussione che l’appaltatore avrebbe dovuto presentare. Il fine dell’ex candidato sindaco era, con ogni probabilità, quello di domandare le motivazioni per cui l’amministrazione non avesse proceduto all’escussione della stessa. Stasera, martedì 20, la sorpresa è stata bipartisan quando si è scoperto che la fideiussione non è stata prodotta. Non sono mancati momenti in cui sono volate parole forti, con il consigliere di minoranza Lauria che ha chiesto di risolvere immediatamente il contratto: “Non è accettabile una cosa del genere, non possiamo continuare farci prendere per il c**o”. Boselli, oltre a commentare la questione (“cosa gravissima”), ne ha approfittato per lanciare una stilettata all’ex sindaco Federico Borgna: “Questa è una delle tante mele avvelenate che ha lasciato la sua gestione”. Critico anche Ugo Sturlese (CBC): “È la prova che il controllo del Comune è stato labile”.
 
Il presidente del Consiglio comunale, Marco Vernetti, ha dunque acconsentito alla richiesta di convocare una conferenza dei capigruppo, nella quale sono stati forniti chiarimenti agli interessati. Al ritorno bocche cucite, con i consiglieri, di maggioranza e di opposizione, tenuti al segreto sulle notizie acquisite.
 
Dal poco che è trapelato la questione sarebbe comunque già emersa nel corso del contenzioso tra Comune e privato e sarebbe già oggetto della causa, seguita, per quanto riguarda palazzo Civico, dallo studio legale Barosio di Torino.

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