Non solo John Lennon e Kobe Bryant, ma anche il cantautore Gianmaria Testa entrerà nella toponomastica torinese. Lo ha deciso, lo scorso martedì 15 dicembre, la commissione del capoluogo regionale. All’ex Beatles sarà intitolato il giardino nei pressi di via Tolmino, al cestista statunitense recentemente scomparso la piastra di pallacanestro nel giardino di corso Taranto. Sarà invece dedicata al cantautore cuneese Gianmaria Testa la via, di prossima apertura, che unirà piazza Nizza con lo scalo Vallino, nella Circoscrizione 8.
Testa, nato a Cavallermaggiore nel 1958, viveva nelle Langhe, dove ha trovato la morte nel 2016. Per scoprirlo c’è voluta la Francia. Ha iniziato mandando al Festival di Recanati la sua cassetta registrata chitarra e voce, vincendone il primo premio una prima volta nel ’93 e poi di nuovo nel ’94. Poi nove dischi – Montgolfières (1995), Extra-Muros (1996), Lampo (1999), Il valzer di un giorno (2000), Altre Latitudini (2003), Da questa parte del mare (2006), il live “SOLO – dal vivo” (2009), Vitamia (2011) e il live Men at work (2013).
All’attivo più di 3 mila concerti in Francia, Italia, Germania, Austria, Belgio, Canada, Stati Uniti, Portogallo, quattro serate tutte esaurite all’Olympia e una lunga teoria di articoli omaggianti sui principali giornali (“Le Monde” in testa). La sua carriera italiana non ha mai raggiunto il grande pubblico, ritagliandosi comunque una nicchia di fan. Ha continuato a svolgere la professione di ferroviere fino al 2007, prima come capostazione allo scalo ferroviario principale di Cuneo, poi come coordinatore del traffico ferroviario della linea. In quell'anno vinse il premio Tenco come miglior album. Dal giorno della morte, la sua pagina Facebook recita la seguente frase: "Gianmaria se n'è andato senza fare rumore. Restano le sue canzoni, le sue parole. Resta il suo essere stato uomo dritto, padre, figlio, marito, fratello, amico". Nel 2019 è stato pubblicato il suo album postumo ‘Prezioso’.