Riceviamo e pubblichiamo.
In questi giorni assistiamo all’ennesimo teatrino di Fratelli d’Italia e Patto Civico per la Granda, che presentano due ordini del giorno per chiedere la sospensione o la riduzione dei pedaggi sull’autostrada Torino-Savona. Lo fanno con toni enfatici e ponendosi come paladini dei cittadini e delle imprese danneggiate da cantieri interminabili, ma dimenticano di dirci una cosa fondamentale: sono proprio loro a governare la Provincia, la Regione e il Paese.
Mentre Fratelli d’Italia e i loro alleati tentano di scaricare le responsabilità sul concessionario autostradale, non possono nascondere il fatto che la gestione delle infrastrutture e la supervisione dei lavori dipendano direttamente dal Ministero dei Trasporti da loro sostenuto. Inoltre, a livello regionale, la Giunta piemontese non ha mai mostrato la volontà politica di affrontare concretamente il problema, preferendo limitarsi a comunicati e ordini del giorno senza alcuna reale incidenza. Le richieste avanzate dai rappresentanti di Fratelli d’Italia – dal consigliere regionale Claudio Sacchetto al presidente provinciale William Casoni – e dai consiglieri di Patto Civico per la Granda, sono quindi a ben vedere un’ammissione di colpa.
Dopo tanti disagi, aggravati da cantieri mal gestiti e ritardi cronici, la loro unica soluzione sembra essere un vago appello al concessionario per “ridurre i disagi” e abbassare i pedaggi, ignorando che questi cantieri derivano da anni di mancati investimenti e scarsa pianificazione, di cui sono corresponsabili.
È imbarazzante constatare che questi stessi attori politici abbiano ignorato la situazione fino a quando il malcontento non è esploso tra i cittadini e le imprese del territorio. Parlano di “azioni politiche per tenere alta l’attenzione”, quando avrebbero dovuto agire da tempo. Il tratto della A6 Torino-Savona è cruciale per l’economia locale, eppure nessuno si è realmente mosso per accelerare i lavori o per imporre condizioni più favorevoli ai viaggiatori e agli autotrasportatori.
Patto Civico per la Granda e Fratelli d’Italia cercano di nascondere la loro inefficacia dietro un appello che suona demagogico. Invece di fare propaganda avrebbero potuto utilizzare gli strumenti di governo che hanno a disposizione per garantire interventi più rapidi e una reale riduzione dei disagi. Perché il governo regionale e nazionale non si sono attivati in tempi utili per monitorare e velocizzare i cantieri? Perché non sono state previste misure compensative per i cittadini e le imprese, come l’esenzione automatica dei pedaggi durante i periodi di maggior disagio? Perché si continua a parlare di “sensibilizzare il concessionario” senza mettere in campo interventi strutturali e coercitivi, come dovrebbe fare una politica realmente responsabile?
La popolazione della provincia di Cuneo non ha bisogno di ordini del giorno scritti per fare clamore, ma di soluzioni concrete e immediate. È ora che Fratelli d’Italia e i loro alleati abbandonino la politica degli slogan e si assumano la responsabilità di agire, utilizzando gli strumenti che il loro ruolo di governo offre.
La segreteria provinciale del PD Cuneo