CUNEO - Tra i dipendenti dell'Auchan di Cuneo serpeggia l'incubo dei tagli, ma l'azienda non si sbottona sui numeri

Il 23 dicembre presidio dei sindacati davanti alle porte dell'ipermercato: 'È come l'Ilva di Taranto'. L'8 gennaio Conad completerà il processo di acquisizione del punto vendita della catena francese

Samuele Mattio 19/12/2019 10:26

"Gli esuberi previsti da Conad nell'assorbimento della rete Auchan sono 3.105. Abbiamo quasi dimezzato la cifra iniziale, il saldo zero è impossibile, ma lavoriamo per arrivarci vicino". Così l'amministratore delegato di Conad, Francesco Pugliese ha tracciato il punto dell’acquisizione dei punti vendita della catena francese in Italia, senza però entrare nel dettaglio della distribuzione dei tagli e lasciando i dipendenti dell’ipermercato di Cuneo, come quelli delle altre città dello stivale, nell’incertezza più totale. "Il sindacato dovrebbe rendersi conto che Auchan perdeva 1,1 milioni al giorno e che non siamo un fondo di investimento, ma un'impresa italiana che sta cercando di salvare il maggior numero dei dipendenti" ha attaccato il manager.
 
Le sigle sindacali, dal canto loro, non ci stanno e denunciano una situazione difficile, che desta grande preoccupazione anche nell’ipermercato di via Margarita a Cuneo. Nel punto vendita sono impegnati circa 170  dipendenti, oltre a una ventina di lavoratori provenienti da appalti esterni, ma l’azienda non ha ancora reso note cifre specifiche su quanti di loro saranno interessati dalla scure. “Non abbiamo alcuna indicazione - spiega Fabio Bove della Uiltucs - L’incontro al Mise tra la Conad e i sindacati si è concluso con un nulla di fatto. Tra le parti non c’è accordo”.  

Lo scorso 30 ottobre è stato allestito un presidio davanti all’ingresso della galleria al quale hanno partecipato le tre sigle sindacali Filcams, Fisascat e Uiltucs, mentre un’altro è in programma il prossimo 23 dicembre dalle 10 alle 13, in contemporanea con lo sciopero nazionale che interesserà i principali ipermercati nazionali. Il pacchetto di 16 ore di sciopero di cui 8 da gestire a livello locale e altrettante indette a livello nazionale è stato dunque confermato. 
 
A Cuneo, come altre realtà, “si viaggia a fari spenti”, spiega ancora Bove. Per quanto riguarda l’ipermercato cuneese il quadro dovrebbe essere più chiaro dal prossimo mercoledì 8 gennaio, quando la gestione sarà presa in carico da Nuova Tirrena S.p.a., società controllata Conad, ma potrebbe esser troppo tardi. A preoccuparsi sono in parecchi. “L’azienda ha parlato di un taglio della metratura dal 30 al 50 percento su tutti gli ipermercati, e Cuneo fa parte di questa categoria - ha concluso il sindacalista -. È evidente che ci saranno degli esuberi, ma non sappiamo nulla, nonostante stiamo parlando di una situazione paragonabile per numeri a quella dell’Ilva di Taranto. È vergognoso” . Il prossimo 20 gennaio è prevista la sentenza dell’autorità Antitrust: con l’acquisizione dell'ipermercato del capoluogo Conad arriverà a controllare il 40% del mercato.

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