VALDIERI - Tra sorrisi e polemiche, Emanuele Filiberto è cittadino di Valdieri: “Ci ritornerò”

Il capo di casa Savoia in municipio con il sindaco Giordana, mentre i manifestanti intonano “Bella ciao” sotto le finestre: “Reazione settaria e pretestuosa”

Andrea Cascioli 22/09/2024 18:47

Comincia con un ricordo familiare la visita di Emanuele Filiberto di Savoia a Valdieri, dove il sindaco Guido Giordana lo ha ricevuto in municipio per conferirgli la cittadinanza onoraria: “C’era un tempo in cui per me Valdieri era un luogo irraggiungibile. In casa scorrevano le foto in bianco e nero di queste splendide montagne e mi spiegavano che non avrei mai potuto visitarle, perché in esilio ci sono luoghi interdetti perfino per un bambino”.
 
Il capo di casa Savoia, accolto anche da una manifestazione di protesta indetta dal comitato Vivere la Costituzione, ha voluto ricordare la sua estraneità alle pagine più oscure del passato familiare: “Sono nato nel 1972 e ho più volte ribadito la netta e ferma condanna per il fascismo e per le ignobili leggi razziali, in piena continuità con il pensiero di mio nonno re Umberto II, che istituì la festa del 25 aprile”. L’ultimo re, ha aggiunto, “ebbe un ruolo importantissimo nella guerra partigiana e vorrei ricordarlo a quelli che sono giù”. Ovvero ai manifestanti, circa duecento, che si sono ritrovati di fronte a villa Bianco per poi muoversi verso la piazza del municipio, intonando “Bella ciao”: “Quanti hanno confuso una visita affettuosa con qualcosa d’altro mi hanno dato l’occasione di fare chiarezza” ha aggiunto Emanuele Filiberto, promettendo di ritornare “come cittadino” a Valdieri e in valle Gesso.
 
Nemmeno il sindaco Guido Giordana si è sottratto alla polemica sulla visita “reale”: “Un’occasione importante e festosa per la storia di Valdieri” ha detto l’esponente di Fratelli d’Italia, stigmatizzando la “contestazione ideologica e politica da parte di taluni gruppi”. Il primo cittadino ha difeso la sua scelta, menzionando il ruolo storico dei Savoia nella valle - attestato fin dal XV secolo - e in tutta la provincia. “Una reazione settaria e pretestuosa”, a suo dire, quella di chi ha contestato l’amministrazione “confondendo il piano della politica con quello della storia”. Da Giordana anche un cenno all’episodio, riferito da un amico ed ex amministratore valdierese, di una visita a Ginevra presso i Savoia in esilio: “Significativo è stato, una volta arrivati alla villa, l’aver trovato lei, piccolo Emanuele Filiberto, biondo, che giocava con il figlio di un semplice postino. Questo è un chiaro esempio di rapporti umani che mancano invece in tanti personaggi di potere”.
 
Nel corso della cerimonia, dopo il discorso dello storico Walter Cesana, i saluti della deputata Monica Ciaburro e della consigliera regionale Federica Barbero. Poi lo scambio di “doni” - il diploma di cittadinanza dal sindaco al “neocittadino”, un ritratto ufficiale da Emanuele Filiberto a Giordana - e la promessa di ritrovarsi.

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