Riceviamo e pubblichiamo.
Egregio Direttore,
se la transizione ecologica passa anche attraverso un servizio di trasporto pubblico efficiente e utile ai cittadini, il modo in cui viene gestito il servizio ferroviario nella nostra valle è un segnale che stiamo andando nella direzione opposta. Dopo il danno enorme provocato con la cancellazione del treno delle 7.32 da Limone, la regione ha cercato di correre ai ripari con un bus nello stesso orario. Un rimedio molto parziale. Il bus non arriva a Fossano in tempo per la coincidenza per Torino e per tante persone risulta inutile. Mentre prima a Cuneo il treno si riempiva ora ad attendere il bus nel capoluogo sono pochissime persone. Chi ha organizzato il servizio, evidentemente non ne è al corrente, perché al pullman che arriva da Limone se ne affianca un altro di rinforzo. Entrambi viaggiano quasi vuoti. Al nostro comunicato stampa in cui segnalavamo l’inesistente comunicazione ci hanno risposto dall’Ufficio di Comunicazione dell’Assessore ai trasporti Marco Gabusi invitandoci a consultare il sito di Trenitalia per essere informati delle eventuali modifiche. Ancora tuttora nessuno, se non cittadini volontari, ha provveduto in valle ad affiggere alcuna informazione su questo bus, che ha viaggiato praticamente in incognito per una settimana. Nemmeno in biglietteria a Cuneo si sapeva della sua esistenza.
Per i viaggiatori del nostro comune c’è un altro motivo di disagio. Da ormai due mesi la sala d’attesa della stazione di Vernante è chiusa con un lucchetto. Sembra in seguito a degli atti di vandalismo, perché non è avvenuta alcuna comunicazione ufficiale. La misura sarebbe stata adottata perché sono state prese di mira le macchine obliteratrici e dei fili elettrici esposti rappresentavano un pericolo. Il manifesto degli orari e il monitor sono all’interno del locale (riscaldato e illuminato) e quindi inaccessibili agli utenti. Possibile che ci voglia così tanto tempo per rimediare a questa situazione?
Associazione Gruppo Oltre