Con l’approvazione all’unanimità della convenzione tra Provincia di Cuneo, Agenzia della Mobilità Piemontese e Consorzio Grandabus – avvenuta lunedì 5 giugno in Consiglio provinciale – si chiude il contratto di servizio di trasporto pubblico locale extraurbano della provincia cuneese, stipulato tra Provincia e Consorzio Grandabus a marzo 2010.
Il presidente Federico Borgna ha riassunto il lungo e complicato iter della vicenda contrattuale che ha visto contrapposti da un lato la Provincia di Cuneo e dall’altro il Consorzio Grandabus, appaltatore del servizio extraurbano di trasporto pubblico locale (Tpl) su tutto il territorio provinciale e dei servizi delle aree a domanda debole delle zone montane dal dicembre 2010 al dicembre 2016. Complicazioni nate non soltanto a causa di una prestazione contrattuale passibile, nel tempo, di modifiche a seconda delle esigenze delle diverse collettività servite, ma anche per le difficoltà finanziarie della Regione (unica e totale finanziatrice del servizio), che hanno comportato riduzioni dei finanziamenti attesi e ritardi nelle erogazioni. In questo quadro è andata ad aggiungersi la cessazione delle competenze in materia da parte della Provincia in seguito alla riforma Delrio e il passaggio all’Agenzia della Mobilità Piemontese dal 1° settembre 2015.
“Questa convenzione – ha spiegato Borgna – mette fine ad un contenzioso complesso e articolato. La Provincia versa all’Agenzia regionale la somma di 2,7 milioni di euro erogata dalla Regione e vincolata al finanziamento del contratto di servizio Tpl per il triennio 2012-2014 e il Consorzio Grandabus rinuncia ai ricorsi in atto”.
Il terzo soggetto è appunto l’Agenzia regionale che, subentrata nel contratto e nelle competenze in materia di trasporti, proseguirà il rapporto con il Consorzio Grandabus a cui ha rinnovato il contratto di servizio fino al dicembre 2019 (comprende somme relative ai “piani autobus” 2011-2015 rese disponibili dalla Regione Piemonte e non ancora liquidate al Consorzio), si impegnerà ad erogare a quest’ultimo l’importo trasferito dalla Provincia. A questo punto Consorzio e Provincia abbandoneranno tutte le vertenze di natura civile ed amministrativa, comprese le pretese di interessi legali e moratori.
Il Consiglio provinciale ha ritenuto soddisfacente la convenzione che permette di sciogliere una vertenza intricata senza costi aggiuntivi, restituendo alla Regione i soldi a suo tempo erogati, non ancora utilizzati e gravati da vincolo di destinazione, d’importo inferiore rispetto alle pretese avanzate da parte del Consorzio Grandabus.
I lavori del Consiglio provinciale sono poi proseguiti con la ratifica di una variazione al bilancio di previsione per gli esercizi finanziari 2017/2019 e l’approvazione dell’accordo tra Provincia e Comune di Borgo San Dalmazzo per la progettazione e la realizzazione dell’intervento di completamento della variante all’abitato di Borgo San Dalmazzo. Al termine, via libera all’affidamento dell’attività di riscossione coattiva di tutte le entrate provinciali, tributarie e patrimoniali all’“Agenzia delle Entrate-Riscossione” a partire dal 1° luglio 2017.