Tre sindaci della val Roya (Saorge, La Brigue e Breil sur Roya) hanno esposto la bandiera italiana sui rispettivi municipi "per manifestare amicizia ai sindaci di Cuneo e Imperia e ai nostri cugini italiani che sostengono i valori repubblicani". Con queste parole il primo cittadino di Breil, Andrè Ipert, ha spiegato il gesto, che fa seguito alle polemiche che hanno investito il sindaco di Cuneo, Federico Borgna, per aver esposto (e poi rimosso) da palazzo Civico il tricolore francese accanto alla bandiera italiana e a quella dell'Unione Europea. 

 

Ora in quel di Cuneo il vessillo d'oltralpe resta esposto in una vetrina dell'Urp, accompagnato da un breve scritto di colui che è anche presidente della Provincia che giustifica il gesto come risposta al ritiro dell'ambasciatore francese in seguito all'incontro del vicepremier Luigi Di Maio con i leader dei Gilet Gialli. Il passo indietro era scaturito su invito della Prefettura, in quanto l'azione risulta contraria a un regolamento dell'ordinamento giuridico in vigore. Il dietrofront è stato empirico e non ideologico, come spiegato a più riprese dallo stesso Borgna. Attacchi erano pervenuti da più o meno tutte le opposizioni al primo cittadino: in primis Beppe Lauria e Casapound, ma anche da Lega, Fratelli d'Italia e Grande Cuneo e, con un approccio differente, anche dall'ex candidato sindaco della Cuneo per i Beni Comuni, Nello Fierro. Nella giornata di venerdì 9 febbraio ci furono strascichi anche a livello nazionale con gli attacchi a Borgna della leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.

Non solo polemiche però. Nelle ore successive i drappi francesi cominciarono a comparire sui balconi dell'Università di Torino e del Comune di Imperia, e oltralpe, sul mairie di Barcellonette compariva il tricolore italiano. Ora la nuova azione dei sindaci della valle Roya: lo 'sbandieramento' continua e non sembra volersi fermare.