Ieri sera una tromba d’aria mista a grandine ha devastato le campagne nel Saluzzese. Danni pesantissimi a Revello, con campi di mais completamente piegati a terra, e intorno a Envie, dove il vento ha sradicato frutteti e scoperchiato stalle e capannoni agricoli.
Bomba d’acqua anche a Caraglio e grandinate nel Saviglianese ma qui senza (ulteriori) danni segnalati alle colture. Ancora una volta, dopo l’afosa siccità i nubifragi improvvisi colpiscono le aziende agricole, già costrette a fare i conti con la burocrazia che rallenta i pagamenti dei rimborsi assicurativi contro le calamità naturali. Nella nostra provincia, gli imprenditori agricoli sono ancora in attesa di 20 milioni di euro a titolo di rimborso parziale dei costi assicurativi spesi negli ultimi tre anni.
Secondo gli ultimi dati di Condifesa Cuneo, sono stati pagati il 76% dell’ammontare totale atteso per il 2015, il 26% del totale previsto per il 2016, ancora nulla per il 2017. In termini numerici, mancano all’appello oltre 2,2 milioni di euro per il 2015, 7,4 milioni di euro per il 2016 e 9,8 milioni di euro per il 2017. Se lo Stato non erogherà questi fondi entro fine anno, dovrà restituirli a Bruxelles, con danni incalcolabili per i nostri imprenditori. Per queste ragioni Coldiretti chiede con urgenza il pagamento dei contributi e il ritorno alla stabilità per un sistema di prevenzione dei danni all’agricoltura, basato sulla copertura assicurativa, che andrebbe favorito anziché disincentivato da lungaggini burocratiche, se consideriamo che intervenire a seguito di una calamità costa quattro volte di più che prevenire con le polizze.