L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento di inottemperanza nei confronti di Autostrade per l’Italia S.p.A. (ASPI), concessionaria della gestione e della manutenzione di oltre 3 mila chilometri rete autostradale nel nostro Paese. Il procedimento è stato aperto per inottemperanza alla diffida che imponeva alla società di cessare la pratica scorretta accertata nel mese di marzo 2021, atteso che ASPI non ha ridotto il costo del pedaggio e non ha adottato alcuna procedura per riconoscere agevolazioni tariffarie e rimborsi per le tratte autostradali in cui si verificano rilevanti criticità nella viabilità a causa di lavori straordinari per la messa in sicurezza delle infrastrutture che risentono di gravi carenze nella gestione e nella manutenzione.
Al termine dell’istruttoria, l’Autorità aveva sanzionato la concessionaria con il massimo edittale, pari a 5 milioni di euro, per la mancata riduzione del pedaggio su diverse autostrade, tra cui la Genova-Savona-Ventimiglia e la A/12 Genova-Rosignano. In queste tratte si erano registrate importanti riduzioni delle corsie di marcia e/o specifiche limitazioni della velocità massima consentita, con conseguente notevole disagio non solo per i consumatori ma anche per gli autotrasportatori, in termini di code, rallentamenti e significativo aumento dei tempi di percorrenza. Soltanto ieri l'Uncem aveva denunciato il ripetersi della situazione in queste settimane sia sulla Genova-Ventimiglia che sulla A6 Torino-Savona, chiedendo l'abolizione dei pedaggi nei tratti interessati dai lavori.