Riceviamo e pubblichiamo.
Un’ecatombe. Nel 2021 si contano ben 48 persone morte in incidenti stradali nella provincia di Cuneo. Esclusa Torino, siamo la provincia in cui si muore di più al volante. Leggendo i giornali di questi giorni, la sensazione è che i numeri del 2022 non saranno migliori. È vero, il fenomeno si è ridimensionato rispetto a qualche decennio fa. Eppure, analizzando i numeri, si nota una preoccupante risalita degli incidenti mortali, soprattutto nell’ultimo quinquennio. Penso siano due le strade da seguire.
La prima riguarda senza dubbio la repressione dei comportamenti pericolosi. Guida in stato di ebbrezza, eccesso di velocità, uso del telefono o di apparecchiature digitali. In questo caso tocca alle forze dell’ordine aumentare controlli, sanzioni e provvedimenti. Senza fare sconti.
La seconda linea d’intervento è ben più complessa. E passa attraverso un cambio di passo culturale. Bisogna rivedere l’intero sistema del trasporto, per abbandonare sempre di più l’auto privata e abbracciare mezzi di mobilità leggera (bici, monopattini), mezzi pubblici e condivisi. Anche, se possibile, limitare gli spostamenti, ad esempio privilegiando il lavoro smart, o l’applicazione di tecnologie che evitano la presenza fisica (pensiamo anche alla telemedicina in campo medico).
Si sta andando, molto lentamente, in questa direzione. Ma occorre accelerare. Emblematici sono gli sforzi di alcune aziende di Cuneo, a sostegno dei dipendenti che decidono di andare a lavoro in bici. Un impegno importante, ma da soli non si va da nessuna parte. È necessario infatti creare piste ciclabili, illuminazione e tutte le condizioni adatte per effettuare in piena sicurezza il percorso casa - lavoro. Non sono sufficienti singoli interventi, ma occorre andare tutti nella stessa direzione. Cittadini, imprese ed istituzioni ad ogni livello.
Da parte nostra, in Consiglio regionale in sede di discussione del bilancio, continueremo a chiedere maggiori fondi per la sicurezza sulle strade del Piemonte, per le dotazioni dei comandi di Polizia Municipale e per sostenere chi intende passare a veicoli meno inquinanti.
Ivano Martinetti, Consigliere regionale M5S Piemonte