Il salotto di Cuneo non è più tirato a lucido come una volta. Lo sostiene il consigliere comunale di Indipendenti Paolo Armellini, che ha portato la questione all’attenzione della giunta: “Dopo la tre giorni della fiera del Marrone ho visto, come mai prima, una piazza Galimberti piena di buche e sampietrini scomparsi, altri buttati qui e là, grosse macchie di residui di cucina”.
A colpire di più l’esponente dell’opposizione è stato “il rappezzo con l’asfalto nero di tante, troppe buche sulla pavimentazione: brutto da vedersi”. Nei giorni successivi gli operai del Comune hanno rimesso alcuni cubetti, spiega il consigliere, ma rimangono ancora pezzi in asfalto: “La mia impressione è che da qualche tempo la pavimentazione stia degradando sotto i nostri occhi: sconnessa, puntellata di macchie, con presenza di sampietrini di diversa foggia”. “Dobbiamo chiederci - aggiunge Armellini - se non siano troppe le manifestazioni che si svolgono sulla piazza. Non possiamo utilizzarla diversamente e utilizzare altre piazze, limitando gli eventi in piazza Galimberti o pretendendo che venga lasciata così come la si trova?”.
Nello Fierro (Cuneo per i Beni Comuni) allarga il discorso al decoro di Cuneo Vecchia: “La situazione è degradante se confrontata con altri centri storici della provincia, dove si ha una sensazione di pulizia e tenuta del sedime stradale diversa. Basta vedere che schifo sia il tratto di strada tra il municipio e la chiesa di Santa Maria”. “Si ha la sensazione che manchi la cura per le piccole cose” concorda Beppe Lauria (Indipendenza!): “Non c’è bisogno di grandi cifre e non avete bisogno di vendere nulla per metterle a posto”. In merito a piazza Galimberti, l’alfiere della destra sociale osserva: “Non credo vada sostituita la pavimentazione, dovrebbe essere più curata e osservata”.
“Su piazza Galimberti ci sono manifestazioni dove si muovono anche mezzi pesanti, oltre allo sgombero neve” ricorda l’assessore ai Lavori Pubblici Luca Serale: la spesa annuale per la manutenzione non può essere quantificata con certezza, spiega, ma la cifra oscilla tra i 5mila e i 10mila euro all’anno. “Il rifacimento dell’intero sagrato di novemila metri quadrati comporterebbe una spesa di tra i due e i due milioni e mezzo di euro” fa sapere l’assessore, aggiungendo che “l’utilizzo di piccoli cubetti, dai 4 ai 6 cm, sicuramente non aiuta”.
In merito alla “diversificazione” delle manifestazioni, l’esponente della giunta precisa: “Non siamo stati insensibili sull’utilizzo della piazza, soprattutto dopo l’intervento del Pisu. C’è stata una forte richiesta dell’area sud della città che ha rivendicato la presenza di manifestazioni. Questo tema è stato perorato anche dalle associazioni di categoria e ci siamo mossi come amministrazione, riscoprendo piazza della Costituzione che si presta benissimo a determinati tipi di manifestazione”. Per quanto riguarda la piazza centrale, aggiunge Serale, “mi piacerebbe vedere una piazza senza barriere architettoniche, ma dobbiamo confrontarci con la Soprintendenza”.