Pubblicato in origine sul numero del 12 maggio del settimanale Cuneodice: ogni giovedì in edicola
Dopo un paio di anni segnati dalla pandemia, e dalla reale impossibilità di programmare a medio e lungo termine i propri viaggi ed i propri spostamenti, soprattutto per quanto riguarda le attività di gruppo, l’attesa per la nuova stagione primaverile ed estiva è tanta da parte degli operatori di settore.
Nonostante le incognite dettate dalla situazione geopolitica nell’Est europeo, e dalle conseguenze dirette su prezzi e materie prime che ne derivano anche in Italia e nel resto d’Europa. La primavera lascia intravvedere alcuni spiragli positivi per quanto riguarda il riavviarsi delle attività turistiche.
A partire dall’inizio di aprile sono infatti ricomparsi i turisti stranieri: seppur in piccoli numeri, e in maniera ancora sporadica e non sistematica si vedono ricomparire targhe francesi, olandesi, tedesche e di altri paesi europei. Allo stesso modo chi si occupa di accompagnare i turisti nelle varie attività, ha ripreso le proprie attività con turisti provenienti dall’estero.
“A differenza di quanto avvenuto lo scorso anno, soprattutto in primavera, quando le restrizioni e le incognite hanno di fatto azzerato le attività con i gruppi, quest’anno abbiamo diverse attività prenotate, sia a livello scolastico sia a livello di gruppi stranieri”, affermano le guide di EmotionAlp, che proseguono: “Sono ricomparsi gruppi organizzati provenienti dalla Francia, dalla Germania, dagli Stati Uniti e, verso la tarda estate, avremo un gruppo proveniente dalla Nuova Zelanda. Aldilà della nostra attività di guide, questo significa due cose importanti: la prima è che la valle Grana, nonostante due anni difficili, può ripartire dallo stesso livello in cui era prima della pandemia, fattore non scontato, visto che non siamo ancora un marchio pesante a livello turistico. La seconda, più significativa, è che il turismo organizzato è una parte, non la più importante, a livello di numeri, del mercato turistico, quindi pensiamo che in generale ci sarà una crescita importante delle presenze in valle”.
In queste settimane sono ricomparse anche le scuole impegnate nelle varie “gite”, con diversi gruppi sparsi sul territorio, guidati dalle varie realtà lavorative che propongono attività didattiche. La presenza delle scuole è stata salutata con parecchio favore soprattutto dai cittadini della valle Grana, che negli ultimi due anni hanno sentito la mancanza di questa allegra “invasione primaverile”, ormai diventata appuntamento fisso negli anni precedenti.
La speranza è quella di poter vivere finalmente un anno di “normalità” e di poter riprendere a proporre le proprie strutture, le proprie bellezze e peculiarità a chi decide di visitare la valle, superando anche le incognite derivanti dalla guerra in Ucraina.