Il 20 gennaio 1943, a Nowo Postojalowka, la Divisione Cuneense fu decimata sulle nevi russe. Erano partiti in 16 mila 500 uomini (di cui 6 mila originari della Granda), tornarono in meno di mille e 500. Le celebrazioni solenni, a livello provinciale, per commemorare la tragedia che quest’anno ha celebrato il 76esimo anniversario si sono svolte a Cuneo il 19 e 20 gennaio, alla presenza del presidente nazionale Ana, Sebastiano Favero.
Alle 9.30 di sabato nel salone d’onore del municipio di Cuneo si è svolta l’assemblea del Consiglio nazionale dell’Ana e con l’occasione i vertici cuneesi hanno riproposto al Consiglio la candidatura di Cuneo a ospitare l’Adunata nazionale 2023, nel centenario della Sezione fondata il 25 giugno 1923. L’ultimo raduno avvenne nel 2007 con la partecipazione di oltre 600 mila persone in tre giorni. Alle 16 di sabato l’arrivo della “staffetta alpina” dal santuario di San Maurizio di Cervasca al Sacrario della caserma “Cesare Battisti” di Cuneo, per l’alzabandiera e l’onore ai Caduti e alle 21, all’auditorium di piazza ex Foro Boario, concerto delle corali “La Reis” e “Stella Apina”".
Domenica 20 gennaio hanno sfilato per le vie della città centinaia di penne nere per il 76° anniversario della battaglia di Nowo Postojalowka che vide i soldati italiani combattere per più di trenta ore per uscire dall’accerchiamento dell’Armata Rossa. In mattinata l'ammassamento in corso Monviso davanti al monumento della Cuneense, onori ai caduti e interventi delle autorità, sfilata nel centro storico e arrivo al Duomo per la messa delle 11, officiata dal vescovo monsignor Piero Delbosco e accompagnata dal coro Ana di Cervere. In seguito ammaina bandiera in piazza Galimberti e il pranzo, alle 13,30, organizzato dal gruppo Alpini di Spinetta.
Dopo Cuneo le celebrazioni solenni, che ruotano ogni anno fra le quattro sezioni (Cuneo, Saluzzo, Mondovì e Ceva), spetteranno a Ceva nel 2020 e torneranno a Mondovì nel 2021.
Foto di Pietro Brizio