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Il prefetto sa qual è la mia posizione sul Miac, l’area non è adatta”. Così si era espressa la sindaca di Cuneo
Patrizia Manassero durante la
Commissione convocata lo scorso 7 agosto per discutere del tema dell’accoglienza dei migranti in città. Al centro del dibattito l’ipotesi di un centro di smistamento allestito presso gli spazi del Miac ai Ronchi: eventualità esclusa dalla Manassero durante la citata Commissione, che aveva registrato anche la ferma opposizione delle minoranza. Il tema tornerà ad essere oggetto di discussione durante il prossimo Consiglio comunale, in programma il 12 e 13 settembre.
A proporre un’interrogazione sull’argomento sarà Beppe Lauria, che già il mese scorso contestò aspramente l’ipotesi Miac. “La problematica riferita all’accoglienza non può e non deve ricadere solo es esclusivamente su una città o paese, ma deve essere necessariamente ripartita tra i tanti soggetti pubblici insistenti nella nostra Provincia (circa 250 Comuni) e non già come ora avviene, dove si è appreso che il Comune di Fossano sembrerebbe non aver dato la propria disponibilità in tal senso”, scrive il battitore libero della destra cuneese. Secondo Lauria, inoltre, l’ipotesi Miac potrebbe non essere definitivamente tramontata: “Sembrerebbe che il sito sia in predicato di diventare il centro di smistamento migranti della nostra Provincia con evidenti, probabili, ulteriori problemi sociali e logistici”, scrive Lauria.
Il consigliere tornerà quindi a sollecitare la Sindaca, chiedendo se questa “voce” corrisponda a verità ed eventualmente chi abbia autorizzato tale decisione. “Come si pensa di poter ovviare ai problemi di matura igienico-sanitari, sociali e comunque legati a situazioni di forti concentrazione unitamente a problemi di tipo amministrativo-ispettivo ricadente sulle forze dell’ordine presenti sul territorio?”, chiede Lauria. Nel prossimo Consiglio comunale del capoluogo la replica dell’amministrazione.