Un distaccamento del comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Cuneo all’interno dell’area della ex caserma “Mario Fiore” di Borgo. Il tema è stato oggetto di discussione durante il Consiglio comunale borgarino, convocato stasera, giovedì 8 giugno. All’ordine del giorno figuravano infatti la “Retrocessione di parte del compendio ex caserma Mario Fiore all’Agenzia del Demanio per il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Cuneo” e l’adozione di una variante semplificata al Piano Regolatore comunale per alcuni interventi di rifunzionalizzazione della stessa area (i punti sono stati approvati al termine del dibattito). Al Consiglio ha preso parte anche il comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Corrado Romano, che ha illustrato le intenzioni per la riconversione dell’area: gli interventi verranno realizzati con fondi del Ministero dell’Interno al termine dell’iter istruttorio per la cessione gratuita dell’area. L’area interessata, grande 26.437 metri quadri, è quella che si affaccia su via Cuneo, di fronte alla caserma dei Carabinieri.
L’area - per utilizzare le parole del comandante Romano - diventerà una sorta di “secondo comando”: vi sorgeranno una piazzola di atterraggio per elicotteri, un bacino idrico per attività operative, un’autorimessa, depositi per materiali e attrezzature, uffici (in particolare nell’ex palazzina ufficiali), spazi alloggiativi per il personale e spazi per attività formative e di addestramento. In più, nell’ex mensa verrà realizzata un’area museale in cui verranno accentrati i mezzi d’epoca oggi dislocati nei vari comandi della provincia, insieme alla sede dell’Associazione Vigili del Fuoco in congedo. Sui tetti delle strutture verranno installati pannelli fotovoltaici.
“Il comando non intende modificare i volumi edilizi, verranno svolti solo interventi di manutenzione straordinaria, insieme alla realizzazione di impianti di illuminazione e videosorveglianza. Il sito sarà presidiato 24 ore al giorno. Vi verranno dislocati anche tutti i mezzi di colonna mobile del comando di Cuneo. È presente inoltre una piccola chiesa: intendiamo mantenere il luogo così come si presenta e sarà a disposizione del Comune. Realizzeremo poi spazi per le visite delle scolaresche”, ha spiegato il comandante Romano.
“La nostra scelta - ha proseguito ancora il comandante - è ricaduta su quest’area per la presenza di alcuni edifici che rispondono alle nostre esigenze e per la posizione: è vicina al nostro comando ed è strategica per gli interventi nelle tre vallate che si diramano da Borgo verso la montagna. Inoltre ci sono spazi ampi per ospitare sezioni operative in caso di calamità naturali: altri edifici possono essere utilizzati per scopi alloggiativi, per il personale che potrebbe arrivare da altre parti d’Italia durante eventuali emergenze. In più è possibile prevedere una pista di atterraggio per elicotteri, questo ci risolverebbe non pochi problemi”.
Ad aprire la discussione era stata la sindaca Roberta Robbione: “Questo è un momento importante della vita di questa città, prende forma e sostanza il lavoro di quest’ultimo anno relativo alla caserma. Iniziamo a scrivere un nuovo capitolo, ripartiamo per dare una nuova anima alla caserma, tanto cara ai borgarini e ai tanti Alpini che l’hanno vissuta. Quando ci siamo insediati le condizioni erano diverse, quest’ultimo anno ha portato a ripensare in toto alla riqualificazione dell’area”.
Già nel 2021 erano stati avviati dialoghi tra il Comune di Borgo, proprietario dell’area dal 2015, e il comando provinciale dei Vigili del Fuoco: allora si ipotizzava di trasferire a Borgo la sede del comando, ma questa possibilità è stata scartata, così come l’ipotesi progettuale per il suo recupero che prevedeva ostelli, spazi per co-working e aree verdi e sportive.
Per la minoranza è intervenuto, tra gli altri, Luca Basteris, del gruppo “Borgo per Tutti”: “Come gruppo eravamo contrari alle soluzioni prospettate all’inizio per questo spazio. Questa ci sembra invece una soluzione ottimale, che preserva la storia del luogo e dei suoi edifici. Quando si mette mano ad un’area però si deve ragionare sulla sua interezza: cosa si intende fare della restante parte dell’area? Crediamo che si debba quantomeno avere un’idea”. A replicare è stata la Sindaca, che ha illustrato l’intenzione di realizzare una “cittadella dedicata alla sicurezza e alla tutela dei cittadini, coinvolgendo varie associazioni del territorio, dall’Aib alla Protezione civile. Lo dobbiamo ai cittadini e alle cittadine che per troppo tempo hanno visto questo luogo abbandonato e inutilizzato”.